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San Giovanni. Dal 4 maggio riaprono il Cimitero Comunale e i giardini pubblici con le misure di sicurezza

Il Comitato Operativo Comunale di San Giovanni Valdarno, presieduto dal sindaco Valentina Vadi, si è riunito ieri pomeriggio per esaminare le nuove norme del decreto governativo che partiranno il 4 maggio. Sono state quindi adottate misure specifiche, come la riapertura al pubblico, da lunedì prossimo, dei giardini pubblici e delle aree verdi del Comune, nel rispetto rigoroso delle misure di sicurezza. Ogni area verde sarà dotata di una cartellonista specifica in cui sarà indicato il comportamento da tenere all’interno: distanza di sicurezza interpersonale, obbligo di indossare la mascherina chirurgica, divieto di creare assembramenti. Rimarranno invece chiuse, come da prescrizione nazionale, le aree giochi per bambini.
Dal 4 maggio sarà riaperto anche il Cimitero Comunale all’interno del quale sarà obbligatorio rispettare le regole di sicurezza. Anche in questo caso ci saranno cartelli all’entrata.
Anche a San Giovanni Valdarno rimarranno consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. La novità è che dal prossimo lunedì sarà consentito anche lo spostamento per incontrare congiunti, purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento di almeno un metro e vengano utilizzate le mascherine, che sono obbligatorie in Toscana dal 20 aprile in presenza di più persone sia in ambienti chiusi che aperti.
Rimarranno chiusi anche in città musei e biblioteche e resteranno sospese le cerimonie civili e religiose, ad esclusione delle cerimonie funebri con l’esclusiva partecipazione dei congiunti. I luoghi di culto rimarranno aperti solo se saranno garantite misure organizzative in grado di evitare assembramenti. Non sarà consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto, ma solo attività sportiva o motoria, nel rispetto della distanza di sicurezza.
Riguardo alle attività commerciali, saranno aperti solo i punti vendita di generi alimentari e di prima necessità. Chiusi, indipendentemente dalla tipologia svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Resteranno sospesi i servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie). Rimarrà consentita la ristorazione con consegna a domicilio e la ristorazione con asporto, fermo restando l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di un metro, il divieto di consumare i prodotti all’interno dei locali e il divieto di sostare nelle immediate vicinanze della struttura.
Resteranno infine aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

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