Dopo la partenza dei macachi per un Santuario belga, il prossimo autunno, lasceranno il Parco di Cavriglia anche il bisonte e lo struzzo. I due animali saranno ospitati in due strutture specializzate fuori Toscana e potranno continuare a vivere in un habitat più consono. E’ stato il dottor Mauro La Gatta, il veterinario di fiducia del comune di Cavriglia a trovare la nuova casa per il bisonte e lo struzzo. Dopo la loro partenza, all’interno del polmone verde di Caiano rimarrà solo il grande orso siberiano. “Bruno”, considerate le dimensioni, l’età (38 anni) e le condizioni di salute, trascorrerà  l’ultimo periodo della sua lunga vita nel suo habitat naturale. Trasferirlo, infatti, sarebbe un problema non solo per il suo ambientamento, piuttosto complicato, ma anche per motivi sanitari. Potrebbe infatti non sopportare l’anestetico utilizzato ad esempio  per i macachi, che a fine luglio hanno lasciato il Valdarno . L’orso siberiano, arrivato in regalo al Comune di Cavriglia dall’Unione sovietica alla fine degli anni settanta, finirà quindi i suoi giorni a Caiano, in una struttura che si appresta a cambiare pelle. Concluse le operazioni di trasferimento degli animali, l’obiettivo dell’amministrazione comunale è infatti quello di avviare un percorso di valorizzazione attraverso il recupero delle aree verdi e la riqualifica della loro importanza archeologica. Sono presenti infatti antichi insediamenti etruschi e strade romane che meritano di essere valorizzati a dovere.