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Viligiardi interviene sulla riunione dell’ATO: “Il commissariamento di Sei Toscana non produrrebbe alcun beneficio”

Il sindaco di San Giovanni Valdarno Maurizio Viligiardi è intervenuto in merito all’infuocata assemblea dell’ATO Rifiuti, che si è svolta ieri a Siena, chiarendo la sua posizione, concordata con i colleghi di Siena, Roccastrada e Piombino e rigettando l’ipotesi di commissariamento di Sei Toscana. Dopo aver ricordato che la riunione si è conclusa senza un un voto finale sull’ordine del giorno presentato dal sindaco di Arezzo Ghinelli, favorevole invece ad un commissariamento di Sei Toscana, in quanto è venuto meno il numero legale, Viligiardi ha criticato un metodo che, a suo dire, ha messo molti sindaci in imbarazzo. “Non è utile a nessuno incrinare l’unità di intenti che deve caratterizzare organismi istituzionali con funzioni di controllo ed indirizzo su importantissimi servizi per i cittadini – ha detto il sindaco di San Giovanni -. Inoltre la documentazione che Ghinelli ha ricevuto dall’Anac non è stata messa tempestivamente a disposizione degli altri membri dell’assemblea”. Riguardo all’inchiesta aperta dalla Procura di Firenze in merito alla gara di assegnazione del servizio raccolta e smaltimento rifiuti, Viligiardi ha ribadito che deve andare avanti e accertare eventuali responsabilità. “Ma questo – ha aggiunto – non deve mettere a rischio lo svolgimento lo svolgimento del servizio dei nostri comuni e tanto meno dei lavoratori che lo svolgono. Per questo rifiutiamo ogni strumentalizzazione politica, puntando invece a garantire la coesione dei sindaci dei 106 comuni per monitorare il servizio e puntare all’efficientamento del sistema e alla riduzione delle tariffe. Dividere i sindaci – ha proseguito il primo cittadino – serve solo a rendere più difficile il nostro compito e magari a spingere la Regione a rilanciare l’ipotesi di un ATO unico regionale, che invece vogliamo evitare, mettendo in campo l’autonomia e la capacità di amministrare il nostro territorio”. Viligiardi ha poi precisato che l’Anac ha chiesto al Prefetto di Siena di valutare se gli organismi e le società coinvolte hanno regolarizzato la situazione, sostituendo gli indagati, e che i sindaci pretendono di ripartire in totale trasparenza, rispettando il lavoro degli inquirenti, nella consapevolezza che il commissariamento di Sei Toscana non produrrebbe benefici per gli utenti, ma addirittura amplierebbe la distanza con i comuni committenti del servizio.

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