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Serristori, la Regione presenta il piano post pandemia. Non più contemplato il Pronto Soccorso ma un “Punto di Primo Soccorso”

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“Il Serristori di Figline ha ricoperto un ruolo fondamentale nell’emergenza sanitaria durante la quale con la conversione in ospedale total Covid ha consentito di supportare tutto il sistema ospedaliero fiorentino. Ora si tratta di dare prospettiva e rilanciare guardando al futuro post-pandemia, grazie a un lavoro portato avanti insieme ai sindaci del territorio e all’Ausl Toscana Centro, che ha prodotto un importante documento condiviso, la cui finalità è organizzare la ripartenza, che ci auguriamo possa iniziare già dalle prossime settimane”. Così l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini interviene ufficialmente oggi in merito al presidio ospedaliero del Valdarno Fiorentino, da anni ormai al centro delle polemiche. “Con l’occasione si è cercato di risolvere alcune criticità storiche, cercando di migliorare e ottimizzare l’offerta sanitaria dell’ospedale Serristori- prosegue Bezzini- che continuerà a essere un punto di riferimento per il Valdarno fiorentino e per tutta la zona sud est fiorentina”. La nuova organizzazione del Serristori prevede una programmazione per quanto riguarda la chirurgia e l’area medica. Ma nel documento non è più contemplato il Pronto Soccorso, bensì un Punto di Primo Soccorso che non sopperirà alle urgenze medie o gravi.
Il titolare dell’assessorato alla salute presenta quindi il piano per post pandemia dell’ospedale Serristori, condiviso con le amministrazioni comunali del territorio e l’Asl centro. “Le priorità per il Serristori riguardano il potenziamento dell’area medica e chirurgica dell’ospedale e la riorganizzazione, grazie alla collaborazione con i medici di medicina territoriale, del Day service multidisciplinare, quale snodo fondamentale del rapporto dell’ospedale con il suo territorio.Per quanto riguarda la nuova area medica questa è composta da 30 letti divisi in due sezioni: la Medicina A (12 letti) organizzata come una sezione di degenza medica ordinaria a medio-alta intensità in cui si può prevedere anche l’uso di ventilazione non invasiva e la Medicina B (18 letti) a bassa intensità in cui sono previste una quota variabile di letti di cure intermedie di tipo A con presenza del medico specialistica H 24 in cogestione con i medici di medicina generale e con le Aggregazioni funzionali territoriali del Valdarno Fiorentino.L’area chirurgica passa a 15 letti a ciclo continuo e con degenze su 7 giorni permettendo così un incremento delle rotazioni delle dimissioni e l’ampliamento dell’attività con sale operatorie. La produzione chirurgica riguarda prevalentemente casistica a medio-bassa complessità delle aree di Chirurgia Generale .Le gestione delle eventuali urgenze sarà effettuata in stretto coordinamento fra i chirurghi presenti al Serristori e quelli del Santa Maria Annunziata, essendo, anche in questo caso, parte di un team unico.La programmazione chirurgica è dal lunedì al sabato con sedute al mattino, in regime di ricovero ordinario, e al pomeriggio in attività di chirurgia ambulatoriale complessa.”
Come antecedentemente scritto, al Serristori non è più contemplata la Presenza del Pronto Soccorso. “Per la piccola traumatologia e le problematiche legate a patologie minori, sarà attivato un Punto di Primo Soccorso con copertura h24. Per casi a medio alta intensità- si legge- l’ospedale di riferimento rimane il Dea dell’ospedale di Ponte a Niccheri. Per i percorsi tempo dipendenti e il trauma maggiore, rimane valida la scelta tra i due presidi del Valdarno aretino e fiorentino, la Gruccia e Santa Maria Annunziata.” Infine- termina l’assessore Bezzini- la collaborazione sempre più fattiva con il Calcit e il rafforzamento già in corso dell’equipe medica della Radiologia, permetterà un ulteriore potenziamento delle attività di diagnostica e screening senologica E’ previsto inoltre il potenziamento dell’attività di ecografia generale e specialistica in ambito radiologico anche attraverso l’acquisto di un ecografo di alta gamma. L’attività oncologica e oncoematologica avrà il suo punto di riferimento nel Dh oncologico e saranno ulteriormente implementate le sinergie con il polo oncologico del Santa Maria Annunziata con l’apertura di ulteriori ambulatori.”

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