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Accatastamento di stufe e camini. Il sindaco di Cavriglia: “La norma va abolita”

Si allarga il fronte del “no” alla normativa regionale che prevede l’accatastamento di stufe, camini e caldaie alimentate a biomasse e anche il sindaco di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti O Sanni invita la Regione ad un dietrofront.


“Sono parzialmente soddisfatto che la Giunta Regionale abbia prorogato l’obbligo di accatastamento al prossimo 30 marzo 2024 – afferma – ma reputo, da sindaco, che non basti: la norma va completamente abolita. Accolgo quindi con favore l’impegno alla proroga che verrà a breve ratificata, è un segnale che accoglie le preoccupazioni di tanti amministratori e di moltissimi cittadini che in questi giorni, in preda al panico, ci hanno subissato di telefonate, ma sono e resto comunque convinto che in linea di principio si tratti di una norma inutile e pertanto da abolire fin da ora. Semplificazioni e slittamenti dei termini infatti non possono scongiurare eventuali nuove tasse a mio avviso ingiuste per i cittadini”.
Il primo cittadino cavrigliese ritiene che le fonti di inquinamento ambientale in Toscana siano da ricercarsi altrove e che si debba lavorare per limitarle ed eliminarle, evitando di concentrarsi, conclude, “su fattori minori che alla fine tendono solo a far aumentare le tasse dei cittadini che di per sé sono già troppe”.

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