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Montevarchi. Slittano i tempi per l’ampliamento e la riqualificazione del Mercato Coperto degli Agricoltori

Slittano i tempi per la ristrutturazione e l’ampliamento dell’immobile del Mercato Coperto degli Agricoltori in piazza dell’Antica Gora a Montevarchi. Di proprietà del Comune, l’edificio è stato affidato in concessione per 20 anni, con la formula del partenariato pubblico-privato, alla Rete del Mercato Coperto per essere ricostruito rispettando le norme sul risparmio energetico e la bioedilizia. L’elaborazione del progetto definitivo-esecutivo di riqualificazione della storica vetrina dei prodotti tipici del territorio, dal costo di circa un milione e 250 mila euro reperiti attraverso un bando dal Ministero delle Politiche Agricole, è coincisa infatti con l’adozione dei nuovi piani strutturale e operativo del municipio. Strumenti urbanistici che ridisegneranno alcune porzioni dell’abitato e in particolare la classificazione dell’area dove si trova lo stabile per eliminare i rischi idraulici. In sostanza le carte presentate sono ritenute dagli amministratori di Palazzo Varchi ancora tecnicamente valide, ma dovranno passare da uno stadio ulteriore di valutazione per essere totalmente conformi alle nuove disposizioni.

 

Lo stop peraltro non inficia le attività del «Mercatale» anche perché nel frattempo i produttori locali che propongono la filiera agroalimentare del comprensorio hanno trovato una sistemazione provvisoria poco distante, sempre nel centro storico. In attesa del via ai lavori, scatterà invece a breve la demolizione del vecchio edificio che, una volta svuotato, ha visto accelerare il degrado con infiltrazioni d’acqua e crepe nei muri che ne hanno progressivamente compromesso l’integrità strutturale. Da qui la decisione della Giunta di accogliere la proposta dei concessionari di demolire fin da subito il fabbricato per azzerare un potenziale rischio di cedimenti che potrebbero mettere in pericolo la sicurezza pubblica. Una misura precauzionale e necessaria considerata «la posizione centrale e la frequentazione dell’area».

L’operazione è inoltre propedeutica a verificare l’eventuale necessità di bonifica della superficie del terreno su cui sorgerà la nuova sede che dovrebbe svilupparsi su due piani e ospitare, oltre agli spazi destinati alla vendita delle tipicità a chilometro zero, un ristorante con i relativi servizi acceessori e un locale dedicato alla didattica per educare giovani e adulti ai temi legati al cibo, alla stagionalità e alla cultura locale.

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