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Una vecchia fabbrica che produceva calze si trasformerà in una struttura per minori realizzata da CRT

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A San Giovanni, tra pochi mesi, nascerà una nuova struttura per bambini e adolescenti, ospitando tutti i servizi che già oggi, ma in più sedi, la Clinica Riabilitazione Toscana offre per i disturbi specifici di apprendimento (DSA) e le difficoltà dell’età evolutiva che possono generare Bisogni educativi speciali (BES). Sarà poi la CRT a realizzare l’intervento, che è stato presentato questa mattina. Parliamo di un edificio storico della città, in via 2 Giugno, un tempo sede di una fabbrica dove si producevano calze. Ma erano anni lontani. Nel 1988, dopo che l’azienda aveva chiuso, è scattato il piano di recupero: una parte residenziale, uffici e due attività: una farmacia comunale e – segno dei tempi – una sala giochi. Arriviamo poi al nuovo millennio. Una quindicina di anni fa, la Clinica ha deciso di acquistare l’immobile che adesso verrà completamente ristrutturato per servizi rivolti ai minori.

 

“La struttura che sarà realizzata dal Crt a San Giovanni Valdarno – ha detto il sindaco Valentina Vadi – è importante ed è rivolta alle problematiche di una fascia di età sensibile e delicata, come quella dei bambini e degli adolescenti. Siamo soddisfatti che un progetto di questo tipo si sviluppi nel nostro Comune e che, oltre a questo, vada a situarsi laddove, fino a pochi anni fa, era aperta una sala scommesse, accrescendo, in questo modo, l’impatto sociale di tutta l’operazione. Ringrazio la Crt per aver scelto di investire nel nostro territorio valorizzandolo con un progetto innovativo e moderno”. Stefania Magi, responsabile del Distretto Asl e Stefano Berloffa, responsabile della salute mentale infanzia e adolescenza del Valdarno, hanno ricordato gli storici rapporti di collaborazione tra l’azienda sanitaria e la Crt, che adesso si arricchiscono di nuove opportunità per l’infanzia e l’adolescenza in grado di abbattere ulteriormente le liste di attesa.

L’architetto Claudio Orlandi, progettista, ha spiegato il piano di ristrutturazione: “gli ambiti d’intervento sono molti – ha detto – riqualificazione energetica, impianto di climatizzazione, fotovoltaico e redistribuzione interna degli spazi. Senza dimenticare gli impianti elettrici, idrici, gli scarichi. Al piano terra la CRT avrà a disposizione 6 locali per i colloqui, 1 per le visite e 1 palestra oltre a bagni, spogliatoi, magazzini, area reception. Al primno piano, servito dall’ascensore, ci saranno 5 locali per colloqui e uffici, vani e una terrazza esterna che sarà utilizzata per i pannelli fotovoltaici. Abbiamo dedicato grande attenzione agli interni e agli stessi arredamenti in considerazione di chi usufruirà questa struttura e quindi, in primo luogo, bambini e adolescenti”. Soddisfazione è stata espressa dalla presidente di CRT Albarosa Fuccini, che è entrata nel merito dei servizi che la Clinica offrirà nella nuova struttura. “Sono destinati a bambini e ragazzi, genitori ed insegnanti per tutto ciò che riguarda i Disturbi specifici di apprendimento (DSA) e le difficoltà dell’età evolutiva che possono generare Bisogni educativi speciali (BES) – ha spiegato – Questi ragazzi mostrano una grande sofferenza psicologica legata ai vissuti delle loro carenze. Il sentirsi incompetenti nell’apprendere, ovvero capire di avere difficoltà nell’apcquisire concetti che per altri compagni risultano semplici, può comportare un sentimento di inferiorità nelle interazioni tra pari, che man mano diventano sempre più sporadiche. Inoltre, il percorso scolastico di questi soggetti è frequentemente segnato da ripetuti insuccessi. Gli insegnanti e i genitori possono attribuire questi esiti ad una mancanza di impegno, colpevolizzandoli come oppositivi, pigri, non interessati. Dal canto suo se il ragazzo percepisce che le sue difficoltà non gli vengono riconosciute, per proteggersi evita i compiti e/o mette in atto comportamenti disturbanti”.

“La terapia cognitivo-comportamentale è un intervento utile per prevenire certi disagi psicologici nell’ambiente scolastico e familiare e per trattare specifici problemi psicopatologici che possono evidenziarsi a seguito di una valutazione psicodiagnostica – ha aggiunto il direttore di CRT Antonio Boncomnpagni – Un bambino o ragazzo, pur non avendo diagnosi di DSA, può comunque incontrare difficoltà nel percorso scolastico legate a diversi fattori: pregressi disturbi del linguaggio, difficoltà nella comprensione del testo, fatica nel trovare un metodo di studio efficace, difficoltà nell’organizzazione del lavoro scolastico, difficoltà logiche nella soluzione di problemi matematici. La nuova struttura – ha concluso – prende in carico anche queste tipologie di difficoltà, proponendo strategie di lavoro efficaci ai ragazzi, alle loro famiglie e agli insegnanti. Nella nuova struttura saranno approntati anche servizi specifici per l’intervento su altre tipologie di difficoltà che riguardano l’età evolutiva e che hanno ripercussioni significative anche in ambito scolastico, quali, ad esempio, disturbi da deficit di attenzione e iperattività o plusdotazione e problematiche emotive quali ansia, disturbi dell’umore, difficoltà relazionali con gli adulti di riferimento o con i pari”.

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