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Cani antidroga in azione nei pressi del Casello Valdarno. Uomo arrestato dalla Guardia di Finanza

I cani antidroga avevano fatto scattare il campanello d’allarme. Così per un cittadino straniero, che era stato fermato per normali controlli nei pressi del casello A1 Valdarno, è scattata una perquisizione domiciliare che ha consentito alla Guardia di Finanza della compagnia di San Giovanni di rinvenire droga, materiale per il confezionamento ed armi. Per lui è scattato l’arresto. Tutto è accaduto nei giorni scorsi, quando le fiamme gialle, nel quadro del rafforzamento del dispositivo permanente di prevenzione e contrasto dei traffici illeciti a tutela della sicurezza economica, insieme alle unità cinofile del 1° Nucleo Operativo Metropolitano Firenze, hanno controllato un soggetto, in zona Poggilupi a Terranuova, segnalato con insistenza dai cani antidroga, circostanza che indicava la possibile presenza di tracce di stupefacenti sulla persona o sulla sua automobile.

 

 

L’uomo, di nazionalità straniera, era apparso indeciso e nerviso e per questo i finanzieri hanno deciso di sottoporre a perquisizione immediata la sua abitazione, nel Comune di Cavriglia, rinvenendo 81 grammi di cocaina, 862 grammi di hashish suddivisi in vari panetti, 2 bilancini di precisione, diversi cellulari e materiale per il confezionamento. Oltre allo stupefacente, sono state trovate, abilmente occultate, una pistola con matricola abrasa, una pistola scacciacani e 55 munizioni, il tutto illecitamente detenuto. L’uomo è stato quindi arrestato e tradotto presso la Casa Circondariale di Arezzo, a disposizione della Procura della Repubblica, per i reati d’illecita detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio ed illecita detenzione di armi.

Questa attività si inserisce nel più vasto ambito delle iniziative promosse dalla Guardia di Finanza a contrasto del traffico di stupefacenti che se, da un lato, genera flussi finanziari illeciti da riciclare, dall’altro, desta immediato allarme sociale tra i cittadini, anche in relazione al possibile utilizzo di armi da parte dei soggetti coinvolti. La GdF ricorda che il procedimento penale nei confronti del soggetto arrestato pende nella fase delle indagini preliminari e che l’indagato deve presumersi innocente fino ad eventuale pronuncia irrevocabile di condanna.

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