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Due avvisi di garanzia per la giovane mamma morta durante il parto alla Gruccia

Due avvisi di garanzia nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di una giovane mamma nigeriana nel reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale della Gruccia mentre stava per dare alla luce la terza figlia.
Il pubblico ministero Julia Maggiore, dopo il sequestro della cartella clinica, ha inviato gli atti a un medico e un’ostetrica. Si tratta di atti a tutela degli indagati che adesso potranno nominare un loro consulente per presenziare all’autopsia in programma venerdì prossimo.
L’ipotesi di accusa è omicidio colposo della trentunenne residente al Pestello di Montevarchi spirata la mattina di domenica. La donna era arrivata con un’ambulanza nella notte al presidio valdarnese e, a quanto ha riferito la Asl, era alla quarantunesima settimana e aveva manifestato ai sanitari l’intenzione di partorire in modo naturale. Ma durante il travaglio era andata in arresto cardiaco e si erano rivelati vani i tentativi di rianimazione dei medici che nel frattempo avevano fatto nascere la bimba con cesareo d’urgenza.

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