Un disastro naturale. Una violenza inaudita perpetrata nei confronti di uno dei polmoni verde più belli della Toscana Centrale, i boschi di San Pancrazio, al confine tra i comuni di Bucine e di Monte San Savino, ha mandato in fumo più di cento ettari di vegetazione, in parte destinata ad oliveto. Molto amareggiato il sindaco di Bucine Pietro Tanzini, che ha però annunciato una grande battaglia per ricostruire quello che è stato violentato. “Tra l’altro, nel pomeriggio di oggi, c’è stata una ripresa preoccupante del rogo – ha detto -, e sono bruciati altri sei, sette ettari di bosco, in gran parte oliveti. E questo mi amareggia ancora di più. Però – ha aggiunto – all’amarezza dei primi momenti si è aggiunta la speranza, vedendo la straordinaria passione e la grande professionalità dei cento volontari, dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine che si sono prodigati per affrontare il disastro. Voglio ringraziarli personalmente – ha detto Tanzini -., perché grazie al loro lavoro si è evitato, ad esempio, che ci fossero feriti”.
Anche molti cittadini si sono prodigati, portando un po’ di ristoro a chi era in prima linea contro le fiamme. E adesso? “Adesso – ha aggiunto il sindaco di Bucine – , in accordo anche con la Regione, ricostruiremo ciò che è stato distrutto, con un progetto importante e lotteremo fino all’ultimo contro chi ha deturpato questa bellezza”.