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Al via i lavori alla Casa della Salute di San Giovanni. Inaugurazione a dicembre

Quattro mesi di lavori sul tetto, sull’impianto di climatizzazione e negli spazi interni e inaugurazione a dicembre. In questi giorni hanno preso il via gli interventi alla Casa della Salute di San Giovanni Valdarno, che entro fine anno sarà operativa. Si tratta della quarta struttura territoriale che sorgerà in Valdarno, dopo quelle già attivate a Bucine, Castelfranco e Terranuova Bracciolini. Come ha ricordato il dottor Evaristo Giglio, direttore Zona Distretto, le Cds rappresentano un modello avanzato di presa in carico integrata della cronicità, attraverso il quale le persone affette da patologie croniche, oggi sempre più frequenti, come diabete, BPCO, malattie cardiovascolari e patologie neurologiche degenerative sono seguite in modo proattivo da un team. Team costituito da medici di medicina generale, infermieri e OSS, oltre a specialisti di branca.
“Con la riorganizzazione dell’UF Salute Mentale Adulti – ha poi aggiunto Giglio – si sta lavorando alla proiezione programmata di specialisti psichiatri presso le Case della Salute di Castelfranco e Terranuova per l’assunzione in carico, insieme ai medici di base, dei disturbi depressivi, in aumento in tutta Europa. Il territorio, quindi, sarà sempre più vocato ai percorsi diagnostico-assistenziali della cronicità e dovrà contare sulla rete dei servizi socio-sanitari del Distretto: dalle Cure Intermedie all’Ospedale di Comunità, dal Mo.DiCa (Modulo di Continuità Assistenziale) alla Riabilitazione intensiva extraospedaliera, fino ai nuovi modelli di Assistenza Domiciliare Integrata e alle Cure di fine vita”.
In base ai dati snocciolati dall’azienda sanitaria, su 758 pazienti valutati dall’Agenzia di Continuità Ospedale Territorio, la struttura che si occupa delle dimissioni dall’ospedale, ben 462 sono stati presi in carico: 253 sono stati trasferiti alle Cure Intermedie e 147 in Assistenza Domiciliare Integrata. 175 pazienti fragili vengono inoltre seguiti a domicilio, da medico di medicina generale e infermieri del Distretto.
L’Assistenza domiciliare, ha poi precisato il dottor Giglio, per le cure del fine vita rappresenta una eccellenza del Distretto del Valdarno e si basa su un’efficace intesa tra medici di medicina generale, infermieri e coordinamento clinico portato avanti con dedizione dal dott. Corsi. In base ad una ricerca sulla qualità percepita, su circa 80 casi seguiti fino ad oggi da inizio anno, circa l’80% dei familiari che hanno ricevuto delle cure nelle ultime fasi della vita ha espresso un giudizio complessivo ottimo sulla qualità del servizio, e addirittura il 90% degli intervistati si è detto molto soddisfatto sulla gestione dei farmaci e degli ausili a domicilio, oltre che sulla riservatezza e sulla tempestività degli interventi.
Giglio ha poi parlato del Polo Odontoiatrico che ha sede a Montevarchi, che fornisce circa 6.500 prestazioni in un anno. “L’odontoiatria territoriale – ha detto – ha promosso nell’ultimo anno una valutazione odontostomatologica degli ospiti in RSA, iniziando da quelle di Montevarchi e Terranuova e proseguendo nelle altre Case di riposo degli altri Comuni. Inoltre è stato attivato un intervento domiciliare di iniziativa, coordinato insieme ai medici di famiglia, che hanno selezionato gli anziani fragili nel Comune di Pergine-Laterina per essere sottoposti a valutazione odontostomatologica”.
Da ultimo, ma solo in ordine di tempo, Il responsabile di zona distretto ha sottolineato i nuovi rapporti di collaborazione tra i pediatri di famiglia e i pediatri che operano presso l’ospedale della Gruccia. La loro collaborazione rende efficienti una serie di azioni finalizzate a facilitare i percorsi diagnostici e terapeutici dei bambini: dalle problematiche post-natali, al controllo dell’allattamento, all’ambulatorio di neurologia ed endocrinologia pediatrica alla fisiopatologia respiratoria ed allergologia.

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