Cerca
Close this search box.

Bekaert, Mugnai: “Chi ha avuto responsabilità di governo non ha fatto quanto avrebbe dovuto”

“Purtroppo sulla Bekaert avevo ragione”. Così l’onorevole Stefano Mugnai, vice presidente del Gruppo Forza Italia alla Camera dei Deputati, ha commentato l’annuncio della società belga dell’avvio della procedura per il licenziamento collettivo dei 176 dipendenti dello stabilimento di Figline in cassa integrazione per Covid fino al 9 marzo 2021.
Nei giorni scorsi il parlamentare valdarnese aveva sottolineato l’urgenza di allestire il tavolo ministeriale per la reindustrializzazione del sito produttivo, richiamando Regione e Governo a dare risposte concrete.
“La multinazionale è inqualificabile – aggiunge adesso – ma chi ha avuto negli ultimi mesi responsabilità di governo, a vari livelli, non ha fatto quanto avrebbe dovuto. La politica ha il dovere di saper individuare le priorità – conclude – e quei 176 lavoratori sono una priorità. Sono 2 anni che questa situazione va avanti. Nessuno può permettersi di raccontarci che non era prevedibile adesso questo esito drammatico”.
“E’ da molto tempo, anche in questi ultimi giorni, che noi di Forza Italia e le sigle sindacali chiedevamo un interessamento forte delle Istituzioni locali e nazionali sulla vita di oltre 170 famiglie. Si è parlato per settimane di convocare un tavolo nazionale Regione-Governo per arrivare ad una soluzione, ma nulla è stato fatto. Restano a questo punto solo “le parole al vento”, del consigliere per il lavoro del Governatore Giani, Valerio Fabiani, che dichiarò giorni fa ‘La Regione è in contatto con il Governo, e segnatamente con il Mise, per cercare una soluzione alla vertenza che riguarda i 170 operai’. Possibile che dal 2 ottobre del 2018, con l’ accordo siglato presso il Mise da Bekaert, fino ad oggi non sia stato possibile evitare il peggio? Credo che nella vita come in politica, “volere è potere”. Da parte nostra come Forza Italia agiremo per cercare ogni strada utile per fermare i licenziamenti. Una decisione folle quella dell’azienda belga, se vista all’interno di un quadro economico e sociale così complicato come l’attuale nel nostro Paese.”

Articoli correlati