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Una bella storia valdarnese. Il Calcit compie 25 anni. Domani sarà festa grande a San Giovanni

Era il 3 maggio 1991 quando, a San Giovanni Valdarno, un gruppo di cittadini valdarnesi dette vita al Comitato Autonomo Lotta contro i Tumori, associazione apolitica di volontariato a vocazione territoriale. La speranza e l’obiettivo era quello di fornire un valido supporto alla battaglia contro il cancro e a distanza di 25 anni possiamo dire che l’obiettivo è stato ampiamente raggiunto. E’ una bellissima storia quella del Calcit Valdarno, racchiusa in un libro dal titolo “Cronache di un quarto di secolo” che sarà presentato domani pomeriggio, alle ore 17,30, in Palazzo d’Arnolfo.
Il volume raccoglie i momenti più significativi della storia di questa associazione, che in questi anni si è fortemente radicata nel territorio, come testimoniano le sezioni nate un po’ ovunque. Il Calcit è nato con scopi ben precisi: reperire fondi per l’acquisto di apparecchiature diagnostiche, nell’ambito della lotta contro i tumori; promuovere la cura di malattie tumorali nelle strutture sanitarie pubbliche valdarnesi; organizzare tutta una serie di iniziative di stimolo, sostegno e appoggio alla lotta contro le malattie oncologiche; contribuire alle spese per la formazione specifica e la qualificazione di personale medico, paramedico e di volontariato per prevenzione, cura e assistenza di patologie tumorali; collaborare con enti e associazioni in iniziative di lotta contro i tumori.
In questo quarto di secolo sono stati raggiunti risultati straordinari: è stato realizzato, ovviamente con il contributo dei valdarnesi, il Centro Oncologico del Valdarno, che ha ottenuto il riconoscimento e l’inserimento nella rete dei 16 centri dell’Istituto Toscano Tumori da parte della Regione; è stato aperto il nuovo Centro di Radioterapia, a complemento del reparto oncologico; sono state finanziate borse di studio per specialisti oncologi e specialisti psicologi operanti all’interno del Centro Oncologico del Valdarno.
Inoltre, sono stati portati avanti vari progetti, tra cui lo “Scudo”, il servizio cure domiciliari 24 ore su 24 dedicato a coloro che, a causa dello stato della malattia, hanno necessità di assistenza medica ed infermieristica a casa propria. Sena dimenticare il progetto , “Nei della Pelle” , per la mappatura dei nei, all’interno del Centro Oncologico del Valdarno. Domani, dopo la presentazione del libro, la grande festa del Calcit Valdarno si concluderà, come nelle grandi occasioni, attorno ad una tavola imbandita, con la cena organizzata nei saloni della Basilica.

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