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Bilancio di fine anno della Asl Toscana Sud Est. Investimenti in Valdarno per 9 milioni di euro

Aumento del volume di esami diagnostici e delle attività chirurgiche in sala operatoria; diminuzione dei tassi di ospedalizzazione e stabilizzazione del personale sanitario. Sono alcuni degli aspetti che hanno caratterizzato il 2017 nella Asl Toscana sud est.
“E’ stato un anno molto impegnativo – ha dichiarato il direttore generale Desideri – ricco di sfide e di novità a cui questa Asl ha saputo rispondere con precise scelte organizzative. Il lavoro da fare è ancora tanto ma l’impostazione aziendale è stata data e nel 2018 dovremo consolidare attività e procedure. Nessun taglio e una forte tenuta di quei valori e principi che stanno alla base della sanità: queste le direttive che abbiamo portato avanti, grazie a circa 10 mila persone, tra dipendenti, convenzionati e collaboratori, che ogni giorno mettono in campo tempo, competenze e risorse. Li ringrazio al pari delle istituzioni e dell’associazionismo che ci supportano e collaborano con noi. Una sussidiarietà necessaria per raggiungere risultati positivi”.
Nel corso del 2017, sono stati refertati 20.998 esami in più rispetto al 2016, con particolare incremento di Eco e Tac. L’indice di copertura, cioè la percentuale di cittadini che si rivolge all’ospedale della propria Zona, si è attestato sull’82%. “Non si chiude alcun ospedale, al contrario di quanto dice qualcuno” ha precisato Desideri.
Sono in crescita le attività chirurgiche in sala operatoria, che segnano un + 2,47% e aumenta anche l’attrazione degli ospedali per chi risiede fuori dal territorio aziendale. In particolare per i tempi di attesa di chirurgia oncologica, le migliori performance si  registrano in Valdarno per stomaco, tiroide, fegato e colon.
“A livello di investimenti – continua Desideri – tra il completamento di opere avviate, l’adeguamento e la riqualificazione di edifici ed impianti tecnologici, il potenziamento e rinnovo delle tecnologie sanitarie ed informatiche, sono stati investiti circa 140 milioni di euro. Tutto ciò è stato possibile grazie all’autofinanziamento (per il 60%) mentre il restante 40% è stato suddiviso tra contributi statali e regionali”.
Per il Valdarno sono inseriti nel programma di investimenti 9 milioni di euro già spesi in parte per la realizzazione della radioterapia, installazione nuova RMN e reparto, cogenerazione e ristrutturazione del centro trasfusionale all’ospedale della Gruccia; realizzazione della Casa della Salute Castelfranco, Terranova Bracciolini e Riabilitazione CRT, adeguamenti per requisiti di accreditamento e antincendio alla Casa della Salute di San Giovanni.
In programma per i prossimi mesi la manutenzione straordinaria della facciata del presidio e un nuovo parcheggio e i primi stralci per la climatizzazione della Casa della Salute della città di Masaccio.

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