L’avvicinarsi delle feste di Natale non rende più sereno il clima politico a Montevarchi. Dopo la precisazione, condita da ironia, del capogruppo del Pd Elisa Bertini in merito all’inaugurazione dell’Urban Center (“Evidentemente tutto quello che avevamo progettato noi non era tutto da buttare”), è arrivata la risposta, molto polemica, del vice sindaco Luciano Bucci, che non si è limitato ad entrare nel merito della vicenda, ma ha spaziato a 360°. “La Bertini fa ancora ironia sullo slogan tutta un’altra storia che per loro ha avuto l’effetto di un lassativo – ha detto il vice sindaco -. Tutta un’altra storia significa segno di responsabilità. Significa amore verso questa città. Significa, nel caso di specie, raccogliere un’eredità e fare in modo che quella eredità sia portata a compimento, nell’esclusivo interesse dei cittadini”. Bucci ha sottolineato che le opere ereditate dalla precedente amministrazione, per senso di responsabilità, sono state e saranno portate tutte a compimento (“Nonostante le enormi criticità che ci hanno lasciato”). “Elisa Bertini – ha aggiunto – farebbe bene a preoccuparsi dei debiti fuori bilancio, degli interessi di mora delle spese legali che gravano su questi debiti e, non ultimo, della causa con la CPF, impresa appaltrice del restauro del Centro di San Lodovico. 127.000 euro riconosciuti con una delibera di giunta del 2012 come credito all’impresa e poi inspiegabilmente non pagati. Queste sono le spiegazioni che deve dare Elisa Bertini”. Bucci ha poi precisato di aver ereditato opere ferme. Riguardo all’Urban Center, ha ricordato che la sua giunta, fin da giugno, ha organizzato il trasferimento dell’Archivio, ha redatto i certificati di regolare esecuzione, e ha finito tutta la parte di impiantistica e di arredo. “Ma abbiamo fatto anche un’altra cosa – ha proseguito . Siccome la vecchia amministrazione aveva fatto un fondo pluriennale vincolato per pagare Urban Center, Archivio e biblioteca, noi ci siamo impegnati a pagare subito la somma che era ancora dovuta, risparmiando due rate, equivalenti a 187.000 euro. Perchè non l’ha fatto Bertini?”. Il vice sindaco si è poi soffermato sulla ex colonia fluviale dell’Arno (“Abbiamo regolarizzato quello che c’era da regolarizzare per restituirla alla fruibilità dei cittadini”) e sul Palazzo del Podestà. “La giunta Grasso – ha detto – aveva previsto di spendere 90.000 euro per realizzare il bancone del consiglio comunale. Noi, con un pò di raziocinio e riprogettadolo, siamo riusciti a portare il costo a 20.000 euro. Questa è la differenza tra noi e loro”. Non è mancato, infine, un accenno a Ricasoli. Luciano Bucci ha infatti ricordato che l’amministrazione Chiassai, in meno di quattro mesi, ha ultimato l’attività negozionale e lunedì scorso ha consegnato i lavori. “Sfido qualunque altro esecutivo a fare altrettanto. E comunque i cittadini il loro giudizio su Bertini e Grasso l’hanno già dato”, ha concluso non senza polemica.