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Bucine. Paolo Nannini ha sciolto le riserve. Sarà lui il candidato del Pd alle prossime elezioni

L’esperienza che si mette a disposizione del rinnovamento per formare una squadra giovane e rilanciare il Comune». Con queste parole Paolo Nannini ha sciolto le riserve annunciando la sua candidatura alla guida del municipio di Bucine che ha amministrato per due mandati, dal 1995 al 2004. Una scelta ponderata e maturata all’indomani dello strappo con il Pd dell’attuale sindaco Nicola Benini che, com’è noto, alle prossime elezioni correrà in proprio con una lista civica. Segretario dell’Unione Comunale dei Dem, 65 anni, ex docente e già presidente di Nuove Acque, Nannini spiega di aver accettato la nuova sfida una volta incassato il via libera del Partito Democratico e dei tanti cittadini e rappresentanti della società civile incontrati di persona nel tour di ascolto organizzato in Valdambra.

 

 

Si definisce un «traghettatore» e aggiunge: «L’intenzione è di essere una sorta di formatore di un gruppo di amministratori con idee innovative e capaci di fornire una visione al passo con i tempi della gestione della cosa pubblica a beneficio di ogni componente della comunità». Nannini chiarisce che la sua discesa in lizza è stata inevitabile, «la conseguenza dei tentativi non andati a buon fine di mediare con Benini. Come Partito Democratico avevamo avanzato
tre proposte: le primarie a due per presentarsi uniti agli elettori; oppure fare entrambi un passo indietro individuando un terzo candidato o infine una miabuscita di scena per favorire la ripresa di un dialogo tra Pd e Benini. Nessuna è stata accolta e per questo vado avanti, sulla base di quanto stabilito in seno al partito e delle forti sollecitazioni ricevute dalla popolazione e dalle associazioni».

Chiara l’idea di fondo che impronterà il lavoro da qui alla consultazione elettorale: «Vorrei costruire una coalizione ampia, che superi gli steccati dei partiti, una convergenza in grado di creare le condizioni per far crescere la collettività». Nell’elenco da implementare con i contributi di chi sposerà il progetto, spiccano già alcune
priorità: «Rendere il territorio appetibile per i giovani e le famiglie, garantendo loro servizi e infrastrutture adeguate e di qualità, da portare anche nelle frazioni, soprattutto in quelle condivise con Montevarchi e di fatto abbandonate negli ultimi anni. E ancora attenzione alle prestazioni socio assistenziali per gli anziani e le persone con fragilità e a manutenzione e decoro. Al tempo stesso vogliamo essere vicini a tutte le forze imprenditoriali in modo equo e diffuso». Definito inoltre l’iter verso il voto che sarà cadenzato da incontri pubblici con portatori di interesse, realtà associative ed economiche e residenti per recepire le istanze e stilare nel dettaglio il programma di governo.

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