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Paolo Nannini e la sua candidatura per Bucine: “sarà la mia ultima operazione politica”. Intanto è stata inaugurata la sede elettorale a Levane

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È stata inaugurata stamani, a Levane, la sede elettorale della lista “Per una comunità attiva” del candidato a sindaco di Bucine Paolo Nannini, del Partito Democratico (INTERVISTA IN ALTO). Come suggerisce il nome della lista, Nannini e il suo gruppo si pongono l’obbiettivo di “ricreare le condizioni per rendere la cittadinanza partecipe e solidale”, attraverso il coinvolgimento delle imprese, dei cittadini e delle associazioni, con il Comune “come collante e propulsore” del cambiamento.

 

 

Già sindaco di Bucine dal 1995 al 2004, Nannini sente come propri punti di forza l’esperienza e le idee chiare sul da farsi.  Sotto il suo mandato, ha spiegato il candidato a sindaco, “c’è stata una rivoluzione. Ricordo che siamo arrivati ad avere, a Bucine, 10.400 residenti, la gente era contenta di viverci e le persone venivano anche dagli altri comuni perché si stava bene.”

Sulla rottura dell’attuale sindaco con il Partito Democratico, Nannini è stato categorico. “Benini non è più del PD da tre anni e mezzo e non lo abbiamo certo mandato via, se n’è andato da sé.” Di fatto questa spaccatura ha generato due candidature afferenti alla medesima area politica. Secondo Nannini, però, solo il suo gruppo si identifica pienamente con il centro-sinistra: “Benini dice che, la sua, è una lista di centro-sinistra, in realtà è una lista civica che possono votare tutti. La nostra, invece è una lista di centro-sinistra”. Riguardo invece la candidatura di Emiliano Taranghelli, Paolo Nannini ha sottolineato che  fare l’imprenditore è diverso da fare il sindaco. “Questa sarà la mia ultima operazione politica – ha concluso  – e se sarò eletto mi impegnerò nel creare le condizioni necessarie per lasciare il futuro in mano ai giovani”.

 

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