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Cavriglia a secco. Il sindaco: “Oltrepassato ogni limite. Vogliamo interventi risolutivi”

Rubinetti di nuovo a secco a Cavriglia e il sindaco chiede a Publiacqua un intervento risolutivo. E’, infatti, la quarta volta che il disservizio di ripete nell’arco di quindici giorni e i disagi per cittadini, esercenti e attività turistiche e ricettive sono stati gravi.
Una situazione che gli amministratori definiscono “intollerabile e indecorosa e insostenibile a prescindere dalla crisi di approvvigionamento idrico che si è venuta a creare a causa della siccità”.
“Il territorio di Cavriglia – spiega Leonardo Degl’Innocenti o Sanni – dispone di una tra le più grandi risorse idriche del Valdarno e non è accettabile che un abitato di oltre tremila abitanti resti e a secco senza il minimo preavviso con questa frequenza. I laghi degli Allori e di Castelnuovo, le dighe di San Cipriano, Camenata, Grimoli e Tregli, oltre a numerosi pozzi che integrano queste risorse, dovrebbero essere ampiamente sufficienti per coprire il fabbisogno quotidiano di 9600 abitanti, ma purtroppo, a causa soprattutto di scarse e superficiali manutenzioni, Publiacqua non riesce a farlo; la riprova ne è anche l’alto numero di guasti e rotture, sia sulla rete di distribuzione che nelle stazioni di pompaggio, che si verificano soprattutto durante il periodo estivo”.
Peraltro nel corso degli anni Publiacqua ha ricevuto a più riprese sollecitazioni di interventi e il Comune ha ottenuto che fossero realizzate opere per circa 3 milioni di euro: il collettore fognario Neri-Castelnuovo-Bomba, le sostituzioni totali delle tubature dorsalu Tregli-Bomba e di via Monteriani per l’approvvigionamento idrico del fondovalle e del capoluogo, il piano di rifacimento degli asfalti in tutte quelle zone in cui si sono verificate negli ultimi anni una serie ripetuta di rotture.
“Nonostante ciò – prosegue il primo cittadino – il nostro territorio continua ad avere problemi gravi di approvvigionamento idrico e questo non è davvero più tollerabile. Ci aspettiamo immediatamente una riposta forte e risolutiva da parte di Publiacqua; comprendiamo che siamo di fronte ad un problema di siccità, ma non possiamo più pensare di trascorrere estati a rincorrere il bene primario più importante di tutti senza programmazione, perché proprio in un momento critico come questo è necessario pianificare al meglio e non aspettare l’esito degli eventi. Chiedo a nome di tutta la nostra comunità che Publiacqua affronti questa emergenza di petto e risolva la problematica immediatamente. La siccità dipende dal meteo, ma la comunicazione, la gestione delle criticità e la manutenzione dipendono solo e soltanto da loro. Nessuno è più disposto ad accettare questo trattamento. Basta, vogliamo rispetto”.

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