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Centri Diurni di specializzazione per disabili in Valdarno Fiorentino. Ecco come funzionano le disposizioni

Presso i centri diurni di socializzazione per disabili adulti in Valdarno Fiorentino mancherebbero i requisiti di sicurezza di prevenzione del Coronavirus ma sono ancora aperti: la segnalazione arriva da un cittadino. “Il centro Ottavo giorno di Montevarchi è stato regolarmente chiuso al momento della chiusura delle scuole. Nel Valdarno fiorentino i Comuni di Figline Incisa e Rignano continuano a mantenere aperti questi servizi che non rientrano in servizi essenziali- scrive il cittadino- poiché gli utenti vivono regolarmente presso le loro famiglie. Vengono invece messi a repentaglio la salute e sicurezza degli utenti, che spesso hanno anche altre patologie e che per ovvi motivi non sono in grado di mantenere la distanza di sicurezza raccomandata. Senza parlare poi degli operatori che sono sprovvisti di gel disinfettanti e mascherine.”
Sulla questione abbiamo interpellato la sindaca di Figline Incisa che ha così risposto:”I centri diurni sono regolati da una disposizione della regione Toscana che li inquadra come servizi essenziali. È per questa ragione che sono rimasti aperti i primi giorni. Tuttavia già da lunedì abbiamo accompagnato le famiglie nella scelta di lasciare a casa gli utenti e da oggi 13 marzo il centro sarà chiuso. Non abbiamo disposto l’immediata chiusura perché essendo un servizio davvero essenziale per le famiglie potersi organizzare per gestire un disabile grave in casa non è immediato; è sicuramente più facile organizzarsi con un bimbo che con un disabile gravissimo. In ogni caso, la gestione del centro Aquilone di Figline è in capo alla Ausl Toscana centro- termina Giulia Mugnai- quindi per la situazione dei dipendenti bisogna riferirsi alla Ausl che coordina il servizio e pure la cooperativa che lo svolge per conto dei tre Comuni di Figline e Incisa, Rignano e Reggello.”

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