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Chienni sulla manifestazione anti discarica. “Abbiamo avviato un confronto interno. Rispetto verso i cittadini. Alla fine deciderà la Regione”

Il Sindaco di Terranuova Bracciolini Sergio Chienni è intervenuto, in queste ore, sulla manifestazione anti discarica promossa nel pomeriggio dal comitato “Vittime di Podere Rota”, con l’adesione anche di alcuni sindaci del Valdarno, tra cui Maurizio Viligiardi e Silvia Chiassai. Un intervento nel quale non ha mancato di lanciare qualche frecciata ai colleghi amministratori, chiamati anche a disegnare scenari alternativi rispetto alla discarica. Per Chienni, infatti, non basta manifestare, ma bisogna dire cosa fare in caso di chiusura di Podere Rota. Una discarica, che ha ricordato Chienni, venne realizzata a Terranuova con l’imprimatur di tutti gli altri comuni della vallata.
“Rispettiamo le motivazioni espresse dai cittadini e continueremo a valutarle con attenzione, consapevoli dei problemi odorigeni che questa tipologia di impianti comporta ha detto il Sindaco di Terranuova – . Abbiamo aperto un confronto interno e prenderemo una posizione esaustiva anche sui punti contenuti nella petizione perché i cittadini meritano risposte”.
Chienni si è poi detto disponibile al confronto con le associazioni, i comitati e le istituzioni, nella consapevolezza che in questa materia sarà la Regione il soggetto deputato a decidere.
“Una cosa rispetto a quanto accaduto fino ad oggi è giusto però precisarla rispetto alle amministrazioni comunali – ha proseguito -. L’impianto di Podere Rota ha trattato e accolto una parte dei rifiuti fiorentini e degli speciali, ma la maggior parte dei rifiuti conferiti sono quelli provenienti dal nostro ambito. Significa che, per anni, ha dato risposte al nostro territorio fornendo una soluzione ad una questione che diversamente avrebbe visto anche il Valdarno andare in emergenza rifiuti. Se il Valdarno e la provincia di Arezzo non si sono trovati nelle condizioni viste in altre città di Italia, coi rifiuti per strada, – ha proseguito Chienni – è perché Terranuova si è assunta con l’allora Sindaco Pasquini la responsabilità di dare risposte e, è bene ricordarlo, con gli altri Comuni della vallata concordi che la discarica venisse ubicata nel Valdarno e proprio a Terranuova”.
Per Chienni i cittadini hanno legittimamente il diritto di manifestare e anche di protestare, ma le istituzioni sono chiamate a fare un passo ulteriore: dotarsi di strumenti concreti per dare risposte. Quali siano le risposte necessarie per il futuro sarà la Regione a definirle col contributo di tutti.
“Gli impianti di discarica – ha aggiunto – divengono giustamente residuali quando si pongono in essere politiche che affrontano correttamente l’intero ciclo dei rifiuti. Tra questi c’è anche la raccolta differenziata: ci sono Comuni che per anni sono stati fanalini di coda nella raccolta differenziata. Meno rifiuti differenziati significa più rifiuti che necessitano di una discarica. Terranuova è ormai da tempo ai primi posti in provincia di Arezzo per raccolta differenziata – ha detto ancora il primo cittadino -. Servono poi strumenti che garantiscano un’effettiva qualità della differenziata perché se viene fatta ma male, il risultato è che quei rifiuti purtroppo diventano inutilizzabili per il riciclo e finiscono anch’essi in discarica. E serve un impegno serio, vero, in tutto il ciclo produttivo teso a: riduzione dei rifiuti, riutilizzo, riciclaggio e recupero di materia ed energetico”.
Riguardo infine ai cattivi odori, per Chienni è necessario che le istituzioni affrontino tutti i problemi odorigeni del Valdarno, e non solo quelli che arrivano da Podere Rota. “Oltre alla discarica – ha detto – vanno infatti riconosciute e affrontate anche le altre emissioni significative. Un Sindaco – ha concluso – non può limitarsi a sfilare in un corteo senza dire quali sono gli scenari alternativi a quello contestato e deve volgere lo sguardo anche alle emissioni prodotte nel proprio comune”

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