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L’analisi del derby. Uno spettacolo in campo e sugli spalti. La grande prova di personalità della Sangiovannese

Prima di parlare del derby dal punto di vista tecnico una finestra la merita chi oggi era allo stadio. Spettacoli come quelli odierni possono offrirli solo due grandi tifoserie come quelle del Montevarchi e della Sangiovannese. 1.500 spettatori per una partita giocata di mercoledì, in un giorno feriale, rappresenta una cifra inimmaginabile e inarrivabile in altre piazze. Ma non in queste. E le due dirigenze lo sanno bene. Questi due popoli rappresentano infatti un patrimonio inestimabile di tifo e di passione popolare.
Detto questo, il 97° derby del Valdarno lo ha vinto la Sangiovannese. E anche con merito, soprattutto per come la squadra di Buso ha giocato il secondo tempo. Ha cercato la vittoria più del Montevarchi, non ha rischiato quasi niente e quando le è capitata l’occasione non se l’è fatta sfuggire. Certo, partite equilibrate come quelle di oggi potevano essere risolte solo con un episodio. E questo è capitato agli azzurri. Quello che più ha impressionato della Sangio è stata la personalità. Dopo due sconfitte consecutive, giocare in un campo come quello del Brilli Peri contro un avversario di rango e in un clima bollente avrebbe potuto creare, già di per se, motivo di apprensione. Nonostante ciò la squadra ha reagito benissimo alle avversità. Certo, ha sofferto, dal 20° del primo tempo a fine frazione, quando gli aquilotti hanno spinto con forza, ribaltando il risultato. Ma la rete del 2-2 arrivata al termine del tempo ha ridato vigore agli azzurri, che hanno giocato una seconda frazione di livello, non rischiando praticamente niente e dando la sensazione di cercare la vittoria più dei padroni di casa. Non ci sono state palle goal, ma la personalità con la quale la Sangiovannese si è espressa nella ripresa è stata premiata. Per quanto riguarda invece il Montevarchi, gli aquilotti hanno dato il meglio di loro stessi negli ultimi 25 minuti del primo tempo, quando i tifosi hanno rivisto la squadra che aveva ben impressionato nelle prime giornate di campionato. Strepitoso il goal di Regoli, che ha ribaltato la contesa. L’unico rammarico, per l’undici di Venturi, è non aver concretizzato la superiorità in quella fase e aver preso il goal del pareggio nel momento migliore. La ripresa è stata invece sotto tono, con un Aquila poco reattiva. Da registrare la difesa, che ha concesso oltre il dovuto. Rosadini avrà preso sicuramente appunti. Per il resto, è stato un bellissimo spettacolo in campo e sugli spalti. Uno spettacolo che ha arricchito la storia di queste due società e il film di quello che è l’unico e vero derby del Valdarno. Giocato di mercoledì. Ma questo non ha frenato una grande passione popolare.

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