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Distretto sanitario. Mugnai duro con i sindaci. “Si sono piegati a logiche politiche”

“Hanno preferito l’ossequio al potere dei vertici regionali del partito, rispetto al bene dei cittadini”. Non l’ha mandate a dire il vice presidente della commissione sanità del consiglio regionale Toscano, il valdarnese Stefano Mugnai, nel commentare il mancato accordo sul distretto sanitario unico. L’accusa, in questo caso, è rivolta ai sindaci del Valdarno, che, per il forzista, si sono lasciati scivolare via un’occasione storica, che avrebbe contribuito a consolidare flussi di mobilità e servizi sanitari diffusi.” Quando discutevamo di quella che sarebbe divenuta la legge 28/2015 – ha ricordato Mugnai – avevo persino presentato un emendamento sulla riperimetrazione delle aree vaste, così da poter assecondare le vocazioni naturali delle comunità soprattutto nelle aree cerniera come il Valdarno. Naturalmente il Pd e la maggioranza lo bocciarono. Poi ecco la mela avvelenata”. La nuova legge di riforma non consente, infatti, la possibilità di unire distretti di Asl diverse. I sindaci del Valdarno, secondo Mugnai, avrebbero dovuto battere i pugni sul tavolo per rappresentare il meglio per i loro cittadini. Invece c’è stato il silenzio. Il vice presidente della commissione sanità ha poi sottolineato che il distretto sanitario unico avrebbe aperto nuovi scenari. “Invece adesso il futuro degli ospedali valdarnesi è adesso sempre più cupo – ha aggiunto – e ci saranno ripercussioni anche in molti altri servizi, ad iniziare dal turismo, che in giunta regionale intendono organizzare a livello di zona distretto. Insomma – ha concluso l’azzurro – , dopo anni di artificiosa divisione il Valdarno aveva l’occasione storica per tornare ad avere una sua identità complessiva, ma per colpa dei sindaci del Pd e della giunta regionale sempre targata Pd questo obiettivo è stato miseramente fallito”.

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