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Idea Comune. “Lo Spedale Serristori esiste a Figline fin dal 1400 e i cittadini hanno diritto di mantenerlo vivo”

Leonardo Pagliazzi candidato ideaComune

Idea Comune, lista che propone Leonardo Pagliazzi come candidato a sindaco del comune di Figline Incisa Valdarno, torna sul tema sanità, sottolineando la necessità di rilanciare l’ospedale Serristori. Dopo aver sottolineato di essere, da sempre, attenta ai beni comuni e quindi alla sanità pubblica, Idea Comune ha precisato che la dismissione del presidio sanitario è stata avviata da tempo. “Purtroppo le politiche regionali e locali poco lungimiranti hanno inseguito il mito della privatizzazione dei servizi smontando pezzo per pezzo dall’interno la sanità pubblica. Quali sono le soluzioni? Sicuramente una postura diversa da parte dell’Amministrazione Comunale, finora troppo supina alle disposizioni della Regione, aiuterebbe a far capire il disagio dei cittadini del nostro comune – ha aggiunto la lista – Adesso è il momento delle scelte, anche azzardate, per rilanciare un servizio “storico” sul nostro territorio”. Idea Comune ha ricordato che lo “Spedale Serristori” esiste a Figline fin dal 1400 e i cittadini hanno diritto di mantenerlo vivo. “Questa è la prima cosa da fare, mantenere e potenziare intanto tutti i servizi che ancora esistono al Serristori. Riavere un Pronto Soccorso h 24 a tutti gli effetti in questo momento è difficilissimo – ha proseguito – Dovrebbe cambiare totalmente la politica regionale e l’ormai atavica mancanza di medici e personale non aiuta. Nonostante ciò si può lavorare ad azioni nel medio e lungo periodo, iniziando a chiedere innnanzitutto di poter raggiungere un presidio più vicino rispetto a Ponte a Niccheri, come l’Ospedale della Gruccia, e nel frattempo fare pressione affinché si possa andare in deroga alla Legge…., primo passo indispensabile per poter ricominciare a parlare di Pronto Soccorso”.

 

 

Nel breve periodo Idea Comune punta sulla nascitura “Casa di comunità”. “Ma anche in questo caso i presupposti non sono dei migliori – ha puntualizzato – perchè laddove è già stata improntata spesso è risultata una scatola vuota per mancanza soprattutto di fondi e medici. Il comune deve essere un attore più che attivo, indispensabile nell’organizzazione di questa nuova struttura cercando di metterla in rete con gli altri operatori locali, ambulatori, associazioni che si occupano di salute e distretto sanitario. Una sorta di piccolo Servizio Sanitario Comunale dove tutti possano dire la propria. Un vero servizio pubblico. E’ il momento delle scelte – ha concluso Idea Comune – Quindi, fintanto non ci sarà la possibilità di riaprire il Pronto Soccorso h 24, la battaglia potrebbe essere quella di cercare di avere un distretto sanitario unico per tutto il Valdarno, aretino e fiorentino, con i servizi territoriali forniti dall’ospedale Serristori, dai distretti e dalle case di comunità e il servizio ospedaliero e di pronto soccorso fornito dall’Ospedale del Valdarno. Il percorso non sarà né semplice né di breve respiro ma adesso è il momento di osare una visione più alta e più profonda del semplice mantenere lo status quo”.

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