Lunedì scorso la caldaia della scuola di San Biagio, a Figline, ha smesso di funzionare, ma grazie ad una mobilitazione generale, in tre giorni, è stata riparata. Una corsa contro il tempo che ha visto protagonisti
il personale dell’ufficio Lavori pubblici del comune, gli operai – che non solo l’hanno smontata, ordinata, rimontata e messa in funzione, ma sono andati a prenderla personalmente fino a Bologna – e i bambini e le insegnanti della primaria, che hanno dimostrato grande sensibilità. Generalmente ci vogliono più giorni per rimetterla in funzione. In questo caso, ne sono bastati solo tre.
“La scuola, con i suoi alunni e i suoi insegnanti, stanno già subendo sin troppi disagi causa pandemia – hanno spiegato dal Comune di Figline Incisa -, perciò i nostri dipendenti si sono messi a completa disposizione, per evitare che un inconveniente aggravasse questo delicato momento. E, anche se le temperature primaverili hanno aiutato a tamponare la situazione, ogni classe ha avuto la sua stufetta finché quel comignolo non ha ricominciato a “fumare”.
“A chiunque sia capitato di attendere per settimane intere il caldaista, sarà chiaro quale piccolo miracolo del quotidiano sia accaduto in questi tre giorni, grazie al lavoro dei nostri dipendenti – ha aggiunto, soddisfatta, la sindaca Mugnai -. Siamo stati pure un po’ fortunati con questi giorni di primavera anticipata, ma soprattutto ce l’abbiamo messa tutta, perché ogni giorno cerchiamo di prenderci cura di questa nostra città”.