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Fimer. Nuova fumata nera all’incontro con il Mise. E i sindacati annunciano iniziative di lotta

Ennesimo incontro senza novità di rilievo. La vicenda Fimer continua a rimanere nel limbo. Questa mattina, al tavolo convocato dal Ministero, non è emerso nulla di nuovo, a partil riassetto del consiglio di amministrazione dell’azienda. Non c’è più infatti un amministratore unico, bensì due nuovi esponenti specializzati nel ramo delle ristrutturazioni. “Questi soggetti, invece di sfruttare i 60 giorni di tempo per andare avanti nella trattativa, sembra siano fortemente intenzionati a predisporre una riorganizzazione aziendale, attraverso un piano b – ha detto il segretario provinciale della Cgil Alessandro Tracchi, oggi pomeriggio, all’assemblea dei lavoratori, convocata davanti ai cancelli della fabbrica – Non si capisce quale possa essere, tra l’altro, questo piano, perchè il 29 giugno scadono i termini di questa proroga concessa dal Tribunale di Arezzo. Abbiamo fatto un passo indietro e sinceramente siamo stanchi di questa situazione”.
“La posizione unitaria dei sindacati, a questo punto, è quella di riattivare iniziative di lotta – ha detto la segretaria della Fim Cisl Ilaria Paoletti – Riprenderemo le proposte di qualche mese, come il blocco del casello e comunque manifestazioni di sciopero. Il dubbio che emerge, a questo punto, è se davvero la proprietà voglia vendere ad un fondo”. “Noi vogliamo chiarezza – ha aggiunto David Materazzi, segretario della Uil Uilm – Questa mattina lo stesso Ministero è apparso risentito per quello che sta accadendo. Io, a questo punto, pretendo una delibera del nuovo Cda che dica con precisione quali sono gli obiettivi”.

Ascoltiamo i tre rappresentanti sindacali

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