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Gruppo di ibis sosta nell’area di volo di Cavriglia, un “riposino” inaspettato durante la migrazione verso Orbetello

Spettacolare visita questa sera al Campo Volo di Valle al Pero nel comune di Cavriglia. Una dozzina di “ibis eremita”ha sostato nell’area di volo valdarnese con tutta probabilità diretta verso l’oasi faunistica di Orbetello. L’ibis eremita è un un trampoliere imparentato con le Spatole e i Mignattai. Prende il nome dall’abitudine di nidificare su pareti rocciose difficilmente accessibili e fino al 1600 si riproduceva anche in Italia (soprattutto nella fascia prealpina); un tempo ampiamente diffuso nella regione mediterranea, è andato incontro nei secoli ad un lungo declino causato dalle attività venatorie, dalla distruzione di habitat steppico, dall’agricoltura intensiva e dall’uso di pesticidi.
Attualmente questo particolarissimo ibis è estinto in Europa e nidifica soltanto in Marocco, in una colonia di poco più di 200 individui, e, come ha recentemente scoperto un ornitologo italiano della LIPU, in una piccolissima colonia situata in una zona desertica della Siria.
Nella primavera del 2009 un gruppo di 6 Ibis eremita fu avvistato nel Padule di Fucecchio, ai margini dell’area umida, nei campi intorno al Lago Borghese (Comune di Monsummano Terme – PT). Poi nel 2014 grazie alla LIPU, è stato adottato un progetto per la loro reintroduzione in natura con una migrazione guidata dall’uomo dall’Austria verso la laguna di Orbetello in Maremma. Proprio qualche settimana fa la Lipu denunciò il possibile non ritorno di due degli uccelli reintegrati.  Nella
terza migrazione guidata dall’uomo per la loro reintroduzione in natura mancavano un maschio ed una femmina. Inoltre, durante il volo sulle Alpi verso la seconda tappa, tre esemplari si erano smarriti e solo uno era stato recuperato; poi questo avvistamento a Cavriglia ha riaperto le speranze  e fa ben sperare dato che gli esemplari sono molto più di cinque bensì dodici. Graditissima la sosta valdarnese degli ibis accolta dagli operatori dell’area di volo con molta discrezione e gran senso di “ospitalità”.

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