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I consiglieri a Figline Incisa Lombardi e Caramello contro la legge regionale di riforma sanitaria: “Torniamo in piazza a firmare”

I consiglieri a Figline Incisa Simone Lombardi di IdeaComune e Piero Caramello di Alternativa Libera aderiscono alla raccolta firme per l’abolizione dell’art 34bis della legge regionale 40/2005, ovvero quella norma che riorganizza le aziende sanitarie toscane. “Si tratta di un articolo che consegna di fatto la Sanità Pubblica al Privato, concedendo alle ASL di sperimentare con il privato forme gestionali in deroga ai limiti nazionali” spiega Piero Caramello “Le scelte della Giunta Regionale, capofila Rossi e Saccardi, non le abbiamo mai condivise, siamo per una Sanità Pubblica che sappia rispondere ai bisogni di salute dei cittadini” aggiunge Simone Lombardi “abbiamo ben presente l’affidabilità delle ASL in termini di impegni, basta osservare quanto accade al nostro Ospedale ed i Patti Territoriali completamente disattesi. Esternalizzare i servizi pubblici ha minori costi, ormai è un dato che tutti conoscono, ma quello che spesso i cittadini ignorano è che questi risparmi si ottengono grazie a contratti di lavoro peggiorativi oltre che ad un utilizzo improprio delle professionalità”
“La riforma della Servizio Regionale sta causando notevoli disagi alla popolazione, le lista di attesa per eseguire visite ed esami si allungano, gli ospedali riducono i posti letto o vengono chiusi intere Unità Operative, il personale in servizio è ormai allo stremo per carichi di lavoro. Il fallimento delle scelte della Giunta Regionale è sotto gli occhi di tutti, a Figline stiamo pagando duramente il conto di queste scelte” ribadisce Piero Caramello “Alternativa Libera di Figline e Incisa Valdarno e IdeaComune aderiscono alla campagna referendaria promossa dal Comitato. Torniamo in Piazza a raccogliere le firme e invitiamo i cittadini a venire ad informarsi di quanto sta accadendo e a firmare- concludono i due Consiglieri- anche per rispondere all’arroganza di un Presidente che ha fatto carta straccia di 50mila firme raccolte nel 2015”

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