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Il Centro Sinistra per San Giovanni: “Ridurre i consumi per proteggere i servizi”

Il gruppo di centro sinistra di San Giovanni è intervenuto in merito alle ultime vicende legate ai risparmio energetico, che hanno provocato anche alcune polemiche a causa dello spegnimento dei lampioni. La maggioranza è partita da un punto base: la riduzione dei consumi serve per proteggere i servizi. E’ stato ricordato che il prezzo dell’energia ha iniziato a salire nell’ottobre 2021 per effetto della speculazione sull’indice TTF del gas metano e ha continuato a crescere in seguito all’invasione dell’Ucraina. “La guerra sta facendo fare sacrifici a tutti, in modo particolare ai più poveri – ha spiegato il centro sinistra –  Siamo alla rappresentazione plastica della profezia di Mario Draghi (“Pace o condizionatore?”), la realtà nella sua forma ridotta all’osso. Milano Torino, Zurigo, Firenze, città enormi con risorse enormi, stanno mettendo in atto azioni simili o più incisive.
Così lo spegnimento alternato dei lampioni in tutto il comune potrebbe mitigare l’aumento incontrollato dei costi”.
“Quello che stiamo vivendo – ha aggiunto la maggioranza – è frutto di scelte politiche che ci superano, scelte difficilmente governabili, come abbiamo visto anche con i problemi nelle industrie, con i continui sempre insufficienti decreti aiuti per quali anche il nostro gruppo e il consiglio comunale è intervenuto più volte, ma anche di scelte non prese, che scaricano sui comuni inadempienze e disattenzioni centrali. Per il nostro comune, il costo dell’energia si sta attestando rispetto al 2021, ad un importo che rischia di mettere in crisi parte delle risorse destinate ai servizi. L’ordine di grandezza, per dare un’idea, potrebbe arrivare a superare il budget della spesa per il sociale, la spesa maggiore del comune di San Giovanni Valdarno”.
Il gruppo di centro sinistra ha sottolineato che nessun bravo amministratore arriva al bilancio con un surplus pari a questi importi e chi non spenge i lampioni spenge altri servizi, oppure vende beni o ha risorse extra che può anticipare. “Aspettiamo da tempo l’appalto della nuova illuminazione (1.920.000€), bloccato per il ricorso di un partecipante (come succede spesso ovunque), presto si sbloccherà insieme alla possibilità di un risparmio importante (86.380 kWh annui)”.

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