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Il Pd di San Giovanni dice no all’ampliamento della discarica: “la nostra posizione chiara da tempo”

Il Partito Democratico di San Giovanni Valdarno ha ribadito, nelle ultime ore, una ferma contrarietà alla richiesta di ampliamento della discarica di Podere Rota, concordando con le idee già espresse dal sindaco Valentina Vadi. Sulle questioni tecniche il Pd cittadino si confronterà nella prossima assemblea, convocata a breve, per valutare quante e quali iniziative siano da prendere.
“Noi abbiamo avuto da sempre una posizione chiara ed univoca ed una data di riferimento, l’anno solare 2021, come l’orizzonte temporale per la chiusura della discarica – ha aggiunto il Partito Democratico – . Questa posizione non nasce certo adesso, perché il nostro partito ha continuamente fatto sentire a chiare note la sua voce attraverso le mozioni dei suoi consiglieri e sollecitando frequentemente i lavori delle commissioni competenti, fino a far giungere con propri documenti in sede regionale la richiesta di chiarezza e date certe sulla chiusura dell’impianto”.
E’ stato poi ricordato che nel 2018 il Pd sangiovannese fu’ in primissima linea con le altre segreterie e con le amministrazioni di centro sinistra del Valdarno (“ad eccezione ovviamente di Terranova Bracciolini”) nell’esprimere con estrema chiarezza il proprio indirizzo nel considerare non procrastinabile oltre il 2021 la chiusura della discarica. “Sulla base di queste elementari considerazioni – ha sottolineato – riteniamo semplicemente assurde le dichiarazioni del sindaco di Terranova Bracciolini in merito a ipotetici importanti scenari di sviluppo di tutto il territorio del Valdarno. In parole di questo genere noi non riusciamo ad intravedere alcuna prospettiva di sviluppo, constatando invece la volontà di rimanere ancorati a logiche industriali datate ed incompatibili con l’attuale sensibilità ambientale e gli stessi orientamenti europei che da tempo considerano obsoleto l’utilizzo delle discariche, puntando ad implementare nuovi sistemi per quanto riguarda lo smaltimento di rifiuti”.
Il Pd di San Giovanni è fermamente convinto che il gettito proveniente dal disagio ambientale doveva essere utilizzato per intero per creare investimenti nello sviluppo di politiche sostenibili che guardano al futuro e che sono a beneficio di tutta quanta la popolazione. “Non certo per continuare ad alimentare un sistema saldamente ancorato al passato e di cui risulta beneficiaria solo una porzione della nostra vallata. Il nostro territorio delle Balze, un tempo straordinariamente bello sotto ogni punto di vista e oggetto delle indagini geologiche di Leonardo – ha proseguito il Partito guidato da Andrea Romoli – , ha già dato ampiamente ed è giunto il tempo che si riappropri della propria vocazione, recuperandolo a pieno dal punto di vista turistico e ambientale. Questo è il nostro modo di pensare allo sviluppo, alle prospettive di crescita ed al futuro delle nuove generazioni”.
Il Pd ha annunciato che si attiverà quanto prima anche presso la nuova Giunta Regionale toscana per promuovere le istanze, pur nella consapevolezza di quanto sia grave e penalizzante l’assenza di rappresentanti territoriali della Provincia di Arezzo nel nuovo esecutivo che viene ad essere delineato proprio in questi giorni.
“Anche alla luce di questo semplice dato di fatto – ha concluso il Pd – ci sentiamo di formulare un invito accorato a tutte le forze politiche e associative della nostra città per lavorare assieme alla nostra Amministrazione Comunale, formulando proprie proposte ed intraprendendo iniziative mirate ad un fronte comune contro la prospettiva di questo ampliamento. Noi ci saremo e non faremo mancare la nostra voce, consci della grande difficoltà di questa battaglia ma determinati a far valere la bontà delle nostre ragioni con lo stessa fermezza di chi, come Greta Thunberg, ha scardinato un modo obsoleto di pensare con la semplice affermazione che: “Non sei mai troppo piccolo per fare la differenza”.

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