Cerca
Close this search box.

L’Aquila tiene testa al Pescara capolista ma è beffata all’88’. Cronaca e commento della sfida

Primo confronto in assoluto tra Aquila Montevarchi e Pescara e beffa finale per i valdarnesi, sconfitti 2 a 1 con raddoppio ospite all’88’. Per il gran primo tempo e la reazione dopo lo svantaggio Amatucci e soci, però, meritavano almeno la divisione della posta.
La cronaca. Reduci da due vittorie consecutive, i rossoblù confermano in avvio il modulo 3-4-1-2 e gli uomini del blitz di Fermo e provano a mettere in difficoltà un’altra delle grandi favorite per il ritorno in B, la terza retrocessa dai cadetti, dopo Reggiana e Virtus Entella, affrontata nelle quattro giornate iniziali di Lega Pro.
Al “Mannucci” di Pontedera gli ospiti ripresentano in partenza il 3-4-3 caro al loro tecnico Gaetano Auteri. Arbitra il novarese Giordano. Giornata di sole in Valdera e inizio arrembante degli aquilotti che dopo meno di un minuto sfiorano il vantaggio con Diego Gambale che chiama al miracolo il portiere abruzzese Di Gennaro calciando da pochi passi il traversone di Luca Lischi.
Più compassato il team biancazzurro si fa vedere al quarto d’ora con Ledian Memushaj che non spaventa Rinaldi con un tiro – cross. La freschezza dei montevarchini produce altre chances, ancora con Gambale al 16′ e soprattutto con il palo colpito di sinistro da capitan Amatucci al 20′. Un minuto e Gambale addomestica un pallone vagante in area e di collo pieno calcia fuori di un niente.
Timide proteste rossoblù alla mezzora per una trattenuta nei 16 metri ospiti di Jallow da parte di Drudi, ignorata dall’arbitro, e al 34′ Carpani tenta la battuta dalla distanza senza inquadrare il bersaglio. L’Aquila si fa preferire ai blasonati avversari e invece al 41′ la punizione dal limite di Memushaj regala al Pescara l’1 a 0 sull’unica conclusione in porta della prima frazione.
Cinici ed assai più esperti i giocatori di Auteri sembrano tenere in pugno il match anche in avvio di ripresa ma Malotti cambia assetto e inserisce Lunghi, Intinacelli e Mionic, giocando addirittura con quattro punte. Mossa coraggiosa che, scampato un grave pericolo per l’errore di D’Ursi al 65′, produce i frutti sperati al 75′.
Lischi raccoglie di testa un traversone di Intinacelli e pareggia andando poi ad alzare al cielo la maglia numero 10 di Simone Biagi, operato in settimana al legamento crociato del ginocchio sinistro. La dedica è tutta per lo sfortunato centrocampista. Le due squadre, nel finale si allungano e il Pescara, inserisce anche altri “big” come De Marchi e Marilungo.
Il Montevarchi si cautela avvicendando Barranca con Dutu ma quando ormai l’impresa di bloccare anche una delle regine del torneo pareva cosa fatta alle soglie del novantesimo il suggerimento di Illanes dal fondo consente a De Marchi di siglare il gol del nuovo sorpasso e confermare il primato solitario dei pescaresi, ora a quota 10 in classifica, due punti in più di Gubbio e Siena. Rimane a 6 il giovanissimo team valdarnese che cade e, tuttavia, non esce ridimensionato dal campo.

LE FORMAZIONI:
AQUILA MONTEVARCHI (3-4-1-2): Rinaldi, Achy, Tozzuolo, Bassano, Lischi, Amatucci, Mercati (55′ Intinacelli), Barranca (83′ Dutu), Carpani (55′ Lunghi), Gambale (55′ Mionic), Jallow. A disposizione: Ciabattini, Giusti, Casiello, Senzamici, Doratiotto. Allenatore: Malotti.
DELFINO PESCARA (3-4-3): Di Gennaro, Illanes, Drudi, Ingrosso (58′ Frascadore), Cancellotti, Rizzo, Memushaj, Nzita (83’Marilungo), Galano (68′ Zappella), Rauti (68′ De Marchi), D’Ursi (83’Ferrari). A disposizione: Redaelli, Sorrentino, Rasi, Valdifiori, Diambo, Pompetti, Sanogo. Allenatore: Auteri.
ARBITRO: Giordano di Novara. Assistenti Bartolomucci di Ciampino e Biffi di Treviglio. Quarto uomo: Bonci di Pesaro.
RETI: 41′ Memushaj, 71′ Lischi, 88′ De Marchi.
Note: Spettatori 600 circa. Angoli 5 a 2 per gli ospiti. Ammoniti Carpani, Tozzuolo,Illanes, Cancellotti, Nzita e Zappella. Recupero 0 e 4′

Articoli correlati