“Noi siamo quella razza”, una Ballata per Carlo Monni, una decina d’anni dopo. Questo il titolo dell’evento in programma il 18 maggio, alle 17, alla Casa del Popolo di Montevarchi. Il ricordo di un’artista toscano, da sempre, molto legato anche al Valdarno. Ci saranno interventi di Sara Brogi, Ettore “Grezzo” Del Bene, Sergio Neri e Marco Noferi. Contributi di Elisabetta Salvadori e Barbara Enrichi, musiche di Giampiero Bigazzi, Orio Odori con la Filarmonica di Loro Ciuffenna e i Tolomei’S Brothers. Coordinerà l’iniziativa Enzo Brogi. Sarà poi possibile prenotarsi per la cena.

Enzo Brogi, proprio questa mattina, ha voluto ricordare il suo pensiero il giorno del funerale di Monni, morto a Firenze nel maggio nel 2023. “Poeta ammirabile, innamorato e tribolato di toscanità, il Monni, quello senza cellulare, ma rintracciabile ogni mattina alle Cascine – ha ricordato Brogi – Vestito sempre uguale, come un monumento, appunto. Jeans consumati dalla vita, maglietta bianca, forse. Sandali come Francesco, anche d’inverno. Il giubbino no, quello scandiva il cambio delle stagioni. Sopra la maglia col freddo e sulla spalla quando arrivava il primo sole. Eleganza da osteria, raffinato vagabondo, libero. Il Monni sì, sempre imbrattato fuori e parecchio limpido dentro.
Cuore allegro e scanzonato. Difficile affezionarsi poco”.

“Ricordo la nostra partita di calcio a Stia, con la squadra la nostra sgangherata TNT, squadra di improbabili giocatori, fatta di artisti, autori, musicisti e solidarietà – ha aggiunto Enzo Brogi – Buffo vedere Carlo con la tuta firmata da Cavalli. Che avrà pensato il Monni, che raggiunse gli spogliatoi con una grande la busta della Coop! Tanto lui teneva tutto in tasca anche durante la partita. Chiavi di casa comprese, quelle di Via dell’Inferno al numero 1. Certo, ora andrà in un Paradiso. Il Monni a Stia fece il goal più trionfante della partita. Con lui ho giocato anche sul set e mi sono emozionato. Stava sul palco sempre allo stesso modo. Che fosse con te, con me o con un grande Maestro dell’arte. E questo lo sanno fare solo le eccezioni.  Il Monni è un monumento. Della Toscana migliore”.