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Manca il medico al centro trasfusionale e i donatori vengono rimandati a casa. Interviene la lista “Salvare il Serristori”

Non è la prima volta che accade purtroppo e non sarà neanche l’ultima : Ieri, 13 settembre,  a causa della mancanza improvvisa del medico del centro trasfusionale dell’Ospedale Serristori, alcuni volontari non hanno potuto donare il sangue. La gravità consiste nel fatto che non sia stato mandato dall’azienda sanitaria un medico in sostituzione, sospendendo così l’attività trasfusionale di un Ospedale.La capogruppo della Lista Serristori Valentina Trambusti interviene sulla questione : “A cosa serve essere in rete con gli ospedali dell’OSMA o in questo caso anche con Borgo San Lorenzo, se all’assenza improvvisa del medico si preferisce mandare a casa i donatori, invece di mandare un sostituto? Mi chiedo che senso ha allora, la campagna delle donazioni di sangue fatta dalla Regione Toscana se si assiste a queste gravi carenze? La carenza di personale medico che già da anni sta vivendo il Centro Sangue del Serristori, non è davvero più sostenibile. Non solo per i turni massacranti del personale infermieristico, ma perché un’assenza del genere poteva anche ripercuotersi sugli interventi chirurgici di urgenza. Inutili le rassicurazioni che sono state fatte dall’Azienda al Calcit che va tutto bene, sappiamo le difficoltà che i pazienti dell’oncoematologia riscontrano a causa della carenza del personale del centro sangue.”

Trambusti poi focalizza la sua attenzione sui donatori, che si recano sempre in tanti al centro trasfusionale del Serristori: “Se poi parliamo dell’atteggiamento irrispettoso  nei confronti dei donatori che volontariamente si mettono a disposizione per aiutare e per sopperire alla grave carenza di sangue della nostra Regione, preferendo mandarli a casa invece di chiamare un sostituto, allora tutto ciò desta preoccupazione, conferma cioè lo stato di precarietà,  e di abbandono del presidio a dispetto delle rassicurazioni costanti che a ogni nostro articolo a difesa dell’ospedale,  sopraggiungono da parte dell’Azienda e dall’Amministrazione Comunale.Dai patti territoriali del 2013, il centro trasfusionale sarebbe dovuto essere stato rilanciato, invece si assiste ogni giorno a episodi che di rilancio hanno ben poco.A tutto ciò si aggiunge che ancora la week surgery rimane in stand-by, in quanto non sono ancora stati pubblicati i turni di lavoro degli infermieri che prestano in quel reparto il loro servizio.E’ mai possibile che ancora questi Dirigenti siano sempre in ferie- termina Trambusti- facendo così mancare un’adeguata risposta alle difficoltà che via via si vengono a creare nel presidio e alle quali sono pagati per rispondere e non a far finta che vada tutto bene?”

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