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Montevarchi, asilo nido: passa il regolamento a maggioranza. Opposizioni: “Cittadini inascoltati”

Lunga discussione in Consiglio comunale a Montevarchi, ieri sera, sul regolamento dei servizi educativi per la prima infanzia, approvato a maggioranza.
Motivo del contendere il servizio aggiuntivo del nido “La Coccinella”, dalle 16.30 alle 20, finito al centro di una petizione firmata da più di 200 residenti, preoccupati per l’ipotesi di non vederlo confermato nel prossimo anno scolastico.
La maggioranza ha ribadito, con il sindaco Silvia Chiassai, la volontà dell’amministrazione di “rivedere i servizi alla persona, quelli che gestisce direttamente e quelli esternalizzati, seguendo il principio di ottimizzazione delle esigenze dei cittadini e di economicità dell’offerta. Il nuovo regolamento – ha proseguito – non contempla solo due fasce orarie come in precedenza, ma ha previsto una suddivisione più ampia: due orari a tempo corto, dalle 7 alle 12 e dalle 13 alle 16.30, senza il pagamento della mensa, e due lunghi, dalle 7 alle 14 e dalle 12 alle 16.30, comprensivi della refezione. Quanto al servizio aggiuntivo, affidato negli ultimi 10 anni a una cooperativa con una convenzione che terminerà a luglio, verrà rivalutato in base alle richieste che arriveranno a giugno dai genitori”.
Duro l’attacco dei consiglieri Pd e Avanti Montevarchi ( Francesca Neri, Elisa Bertini, Paolo Ricci e Fabio Camiciottoli) che hanno sottolineato come “si sia votato senza nemmeno considerare le 230 persone ed oltre che hanno presentato la petizione. La maggioranza – spiegano – non ha accolto la questione pregiudiziale di analizzare in commissione le ragioni di queste famiglie prima di approvare un regolamento, a nostro avviso, sbagliato”.
Una posizione che era stata condivisa anche da Francesco Maria Grasso, capogruppo di Montevarchi Democratica, e Carlo Norci capogruppo consiliare del Movimento 5 Stelle.
“L’amministrazione Chiassai – proseguono gli esponenti del Centrosinistra – si è assunta la responsabilità di sopprimere un servizio all’infanzia senza avere avuto nemmeno il coraggio di affrontare centinaia di cittadini che hanno, giustamente, chiesto una cosa diversa. Un fatto grave, senza precedenti, che dimostra la scarsa sensibilità di questa amministrazione nei confronti dei servizi a domanda individuale. Un sacco di scuse e di argomentazioni contorte per giustificare la chiusura di un servizio per pure ragioni di economicità. E’ una vergogna che da nessuno della maggioranza si sia levata una voce di dissenso rispetto all’atteggiamento irrispettoso e arrogante del Sindaco. Non capiamo il perché di questa accelerazione dannosa – concludono – e incomprensibile per l’approvazione di un regolamento in questo consiglio comunale sia arrivata persino ad “asfaltare” una precisa richiesta della comunità”.

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