Appena 52 mila euro per la manutenzione dei corsi d’acqua di Montevarchi, nonostante sia il maggior contribuente del Consorzio di Bonifica 23 che riunisce i comuni del Valdarno aretino e fiorentino. I conti non tornano, secondo il capogruppo consiliare dei Democratici e Progressisti Fabio Camiciottoli che solleva dubbi sulla congruità delle opere svolte nell’ultimo triennio e di quelle previste per il futuro. “E’ indispensabile – ha detto – che l’amministrazione montevarchina attui controlli più stringenti sulle attività, programmate e ultimate, per vigilare sul corretto uso delle risorse che devono essere effettivamente impiegate in lavori sul territorio e non disperdersi a favore di altri o in spese per il mantenimento dell’Ente”. Camiciottoli ha anche auspicato il coinvolgimento delle assemblee elettive sulle scelte fondamentali, a cominciare dal nuovo piano di classifica che servirà a ridurre i rischi idrogeologici e migliorare la qualità delle acque superficiali. Gli argomenti sono stati inseriti in un’interrogazione urgente, presentata nell’ultima riunione consiliare. L’esponente di opposizione ha chiesto al sindaco se abbia concertato o condiviso con il suo collega di San Giovanni, rappresentante della vallata nell’assemblea consortile, le istanze da presentare e un report di quanto fatto con i contributi versati dai cittadini di Montevarchi negli ultimi tre anni. Francesco Grasso è stato invitato anche ad esprimersi sulla proposta di legge firmata dagli onorevoli Pd Donati e Parrini per “la soppressione dei Consorzi di Bonifica, nel contesto di revisione e riassetto istituzionale in atto”.