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Passeggeri “scaricati” a Ponticino. Forza Italia: “Senza vergogna”

Ha scatenato un polverone di polemiche la vicenda che ha interessato, ieri mattina, alcuni passeggeri di un treno regionale diretto ad Arezzo, fatti scendere alla stazione di Ponticino per sovraffollamento. E’ intervenuto in queste ore Giampaolo Giannelli, responsabile regionale trasporti e lavori pubblici Forza Italia Toscana, che ha sottolineato come, nonostante le tante rassicurazioni dell’assessore regionale Baccelli, formulate prima dell’inizio dell’anno scolastico, la situazione delle varie tratte ferroviarie abbia visto un inizio pessimo. Gli azzurri stanno facendo un report complessivo della situazione i cui risultati saranno resi noti prossimamente. “Oggi però non possiamo esimerci dal sottolineare quanto accaduto ieri mattina ad un treno regionale partito da Firenze SMN; ad un certo punto del viaggio, il convoglio era strapieno ed i passeggeri sono stati scaricati come sacchi di patate – ha tuonato Giannelli -. Li hanno fatti scendere quasi in aperta campagna, nella stazioncina sperduta di Ponticino, l’ultima prima di arrivare ad Arezzo. Il treno è troppo affollato, hanno spiegato gli addetti di Trenitalia, siamo oltre la percentuale dell’80 per cento consentita dall’ultimo decreto del governo.
Risultato: per la prima volta, almeno nell’Aretino, decine di passeggeri, praticamente tutti quelli che erano rimasti in piedi, quelli che sul locale erano saliti per ultimi, hanno dovuto districarsi nella strettoia di sardine in cui si erano faticosamente sistemati e accomodarsi (si fa per dire) sul piazzale della stazione, non molto attrezzata fra l’altro per ospitare una folla del genere”.
“E’ successo nella mattinata di ieri, quasi al termine del solito viaggio da pendolari assembrati per definizione.
L’odissea del locale 18739, perchè di odissea si è trattato – ha aggiunto Forza Italia -, partito da Firenze Santa Maria Novella alle 6,24, uno di quelli che fermano ovunque, comprese le stazioncine, comincia all’arrivo nel Valdarno aretino, dopo che il treno ha già raccolto tutti i pendolari possibili di quello fiorentino. A San Giovanni è già pieno caos: in attesa ci sono pure coloro che di solito prendono il regionale veloce che stavolta è in ritardo di quasi mezz’ora. Il locale diventa l’unico mezzo possibile per raggiungere Arezzo in tempo per andare al lavoro o a scuola. La ressa cresce poi man mano che il treno effettua le fermate successive: Montevarchi e Bucine. Il disagio, stazione dopo stazione, cresce a dismisura. Finchè non si arriva alla sbrigativa decisione di far scendere i passeggeri nella stazione di Ponticino, una stazione, peraltro, nella quale certo i regionali non abbondano in frequenza…anzi..”
“Ci chiediamo perchè, si sia continuato a far salire passeggeri, nelle varie stazioni, su un treno palesemente strapieno – ha proseguito Giannelli -. Al danno si è aggiunta la beffa, raccontata dai passeggeri, visto che gli altoparlanti del treno annunciavano: “La Regione Toscana ha adottato misure speciali insieme a Trenitalia per contenere il virus, telefonate al numero tal dei tali per saperne di più”. Si scrive Trenitalia-Regione Toscana; si legge senza vergogna!”.

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