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Pd sulla scuola di Levanella: “Il sindaco dimostri di saper intervenire entro settembre”

La chiusura della scuola primaria di Levanella infiamma il dibattito politico a Montevarchi. Sul tema oggi interviene anche il Partito Democratico che chiede al sindaco Chiassai di dimostrare alla città e soprattutto alle 70 e oltre famiglie degli alunni che frequentano il plesso di intervenire per ripristinare l’edificio prima dell’apertura del prossimo anno scolastico.
“Questa adesso la priorità – ricordano le consigliere del gruppo Pd Elisa Bertini e Francesca Neri – e la sosterremo con forza e spirito di collaborazione: al di là delle ordinanze urgenti, ora per il sindaco è tempo di risolvere rapidamente la problematica che ha comportato la chiusura della scuola in fretta e furia. Si faccia subito un progetto e si trovino i soldi per poter svolgere l’intervento di ripristino in questi mesi estivi per consentire agli alunni di ritornare sui banchi con il primo suono della campanella a settembre”.
“Inutile spargere voci, come i soliti ben informati stanno già facendo, sulla realizzazione di una scuola nuova in tempi record con inesistenti progetti soltanto per calmare gli animi e rimandarne senza termine la riapertura, forse con l’intenzione sottesa di non riaprirla più. Se si vuole fare una nuova scuola, la previsione del Piano Regolatore ancora in vigore c’è, ma non si prenda questo a pretesto per non ridare al più presto la scuola attuale alla popolazione di Levanella”.
Ma dalla prima cittadina le esponenti di opposizione vogliono sapere “come si è potuto tenere aperta la scuola, pur essendo a conoscenza del problema strutturale al solaio fin dallo scorso mese di ottobre. Faccia chiarezza sul perché la stessa segnalazione dei tecnici incaricati lanciata allora è stata raccolta con grande enfasi solo ora, dopo sette lunghi mesi in cui niente è stato fatto per la messa in sicurezza del sito”.
Il gruppo consiliare Dem annuncia che nella prossima seduta del Consiglio comunale proporrà una mozione per chiedere alla sindaca e alla sua maggioranza di “prendere chiaramente degli impegni per dimostrare quali siano le loro intenzioni e di spiegare, mettendo a disposizione gli atti, come mai la scuola sia rimasta aperta da ottobre ad oggi, pur conoscendo il problema strutturale che ne ha determinato la chiusura”.

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