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Problema sui nuovi cassonetti. Il sindaco di Montevarchi chiama in causa Sei Toscana

Il tema rifiuti ancora al centro delle polemiche a Montevarchi. Il sindaco Silvia Chiassai Martini ha infatti contestato al gestore Sei Toscana, con un atto formale, un problema sui nuovi cassonetti. Problema che rappresenta un ostacolo per il corretto conferimento. La prima cittadina, dopo aver rimarcato anche l’inciviltà e le cattive abitudini dei cittadini, ha ricordato che tutto è stato amplificato dall’introduzione di un nuovo sistema di smaltimento che richiede l’abolizione dei sacchi grandi della nettezza per l’indifferenziato. “Siamo partiti nel 2016 con percentuali drammatiche di raccolta differenziata – ha detto Chiassai -. Percentuale che non superava il 39%, con un porta a porta attivo solo nel quartiere Pestello, Moncioni, Rendola, Ventena e Levane alta, riservato soltanto ad una parte della cittadinanza, con un costo annuale salatissimo per le casse comunali di ben 321.000 euro senza migliorare o muovere di una virgola le percentuali. Anzi – ha aggiunto – nei periodi estivi si accentuava la migrazione incontrollata dello smaltimento dell’organico verso altre isole ecologiche, perché il cittadino non voleva tenersi in casa il sacchetto maleodorante”.
Il sindaco di Montevarchi ha rivendicato, in questi anni, di aver operato una scelta in base all’offerta del gestore, ricordando come il “porta a porta” su tutto il territorio comunale avrebbe comportato un aumento del costo del servizio di 1 milione e 500mila euro all’anno, determinando un incremento del 30% sulla tariffa, o l’installazione dei cassonetti intelligenti in cui è richiesta la responsabilità e la collaborazione del cittadino. “Abbiamo optato per i nuovi cassonetti che hanno portato il Comune, pur nella difficoltà culturale, a toccare il 59% di raccolta differenziata mai raggiunto prima – ha proseguito – . E’ bene rimarcare che in base alle direttive europee e alle normative vigenti i Comuni devono raggiungere, entro breve tempo, almeno il 65% di raccolta differenziata se non vogliono incombere in multe o in ecotasse. Abbiamo fatto un ulteriore passo verso la tariffa puntuale, rispetto ad altri comuni che si sono limitati soltanto ad una sostituzione dei nuovi contenitori. Non è più il tempo in cui i cassonetti fungono da discariche dove smaltire qualsiasi rifiuto, come anche il territorio purtroppo ci ha abituato in questi 30 anni”.

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