Cerca
Close this search box.

Qualità dell’aria: sette sforamenti di Pm10 nell’ultimo mese. Polemica a Montevarchi sui ritardi per la rete di monitoraggio cittadina

Sette sforamenti di Pm 10, le polveri sottili, nell’ultimo mese in Valdarno. Sono stati registrati dalla centralina Arpat di rilevamento della qualità dell’aria di Figline, unico punto di monitoraggio del fondovalle anche per i centri in provincia di Arezzo. Gli ultimi quattro episodi si sono verificati dal 21 al 25 dicembre, prima della pioggia dei giorni scorsi che ha riportato la presenza degli inquinanti entro i limiti.
E il Movimento 5 Stelle di Montevarchi torna a lanciare l’allarme ricordando che già nei mesi passati aveva proposto a Palazzo Varchi con una mozione in Consiglio comunale di adottare un sistema pubblico di monitoraggio per la città.
“Ma come al solito venne risposto che non ci sono soldi – commenta il gruppo consiliare – quei soldi che invece ci sono per altre utilità… Ci fu riposto anche che sarebbe stata inutile perché era stato chiesto ad Arpat dai comuni del nostro comprensorio di installare una centrale aggiuntiva. Ad un anno esatto delle richieste non vi è traccia di niente. Conta così poco la salute dei cittadini ?”
Sull’argomento interviene anche l’associazione “Siamo Montevarchi”, fondata dall’ex vicesindaco Luciano Bucci.
“Sebbene ciò che scrive il 5 Stelle locale non sia del tutto esatto in riferimento agli indirizzi dati dal Consiglio comunale nello scorso mese di marzo per ciò che attiene il monitoraggio della qualità dell’aria, ci sentiamo di condividerne le preoccupazioni. Il Consiglio comunale impegnò sindaco e Giunta a proseguire nel confronto con la Regione per convertire le centraline Enel presenti sul territorio e a stringere un accordo con i comuni di fondovalle per l’acquisto di un apparato mobile per il rilevamento della qualità dell’aria. Quindi la volontà fu espressa, a prescindere dai costi, semmai c’è da chiedersi perché ad oggi nulla di concreto risulti all’evidenza”.
Bucci definisce “ineludibile” un monitoraggio puntuale nella vallata “percorsa da volumi di traffico che poco hanno da invidiare alla cintura milanese. È grande la preoccupazione nell’apprendere che l’unica centralina presente registra sforamenti di particolato. Pensiamo alla ex Regionale 69 che trancia in due il territorio comunale da Levane al confine nord, le code di auto sono la quotidianità, la presenza di impianti industriale lungo l’asta viaria certamente aggrava la situazione, specie laddove si annoti la presenza di numerosi recettori sensibili (scuole, casa di riposo, asili, ecc.)”.
La richiesta agli amministratori è “che la problematica venga affrontata e risolta, specie da parte di chi mostra attenzione per la salute dei cittadini”.

Articoli correlati