Un pool di avvocati al lavoro con Tutela Nazionale Impresa per presentare un ricorso all’Antitrust contro il colosso TheFork, l’app di Tripadvisor che consente di prenotare un ristorante approfittando di sconti fino al 50%, la cui strategia di marketing va a minare il principio di concorrenza leale tra ristoratori. Ad annunciare l’avvio della battaglia legale è stato Antonio Leo, ristoratore di Badia Agnano, nel comune di Bucine, e referente di TNI Italia, il sindacato fondato durante il primo lockdown e che rappresenta circa 40 mila imprese del settore ricettivo e della ristorazione (bar, ristoranti, alberghi).
“Riceviamo tantissime proteste dai ristoratori obbligati a fare sconti per essere visibili su TheFork. Riteniamo che ciò vada a minare il principio di concorrenza leale tra i ristoratori – spiega – e possa costituire motivo di esposto all’autorità garante, oltre che rappresentare una corsa al ribasso che va a scapito della qualità. Molti ristoranti sono usciti dalla piattaforma, anche perché di frequente i clienti che prenotano tramite TheFork, potendo fissare il tavolo in più locali contemporaneamente, non si presentano, a totale totale danno del ristoratore a cui viene a mancare l’incasso”.
Il sindacato ha già fatto due scioperi contro le multinazionali del settore food, una battaglia che però non si è esaurita. “TheFork, controllata da Tripadvisor, è una multinazionale che non ha sede legale in Italia e che perciò non ha la stessa imposizione fiscale delle pmi italiane, tra cui – sottolinea ancora Leo – gli stessi ristoranti che sono in sofferenza ancora di più oggi, con i rincari energetici e i rialzi delle materie prime. Per questo stiamo valutando, con la collaborazione degli stessi colleghi e insieme ai legali, di un ricorso all’autorità garante della concorrenza”.
A livello nazionale è stato anche lanciato il sondaggio. “Raccontaci la tua esperienza ed esprimi la tua opinione su TheFork” rivolto ai ristoratori che utilizzano la piattaforma.