“Cosa succederà l’11 giugno è difficile da prevedere, ma a questo punto ogni scenario diventa plausibile”. Parole del candidato sindaco del gruppo “Centrodestra per Rignano” Mario Cinque, che intravede scenari molto interessanti in vista delle prossime elezioni amministrative. La spaccatura tra l’attuale sindaco Lorenzini, che si presenterà al voto con una lista civica e il Partito Democratico stuzzica infatti l’appetito della coalizione opposta, che punta decisamente a prendere il comune. “ Gli ultimi due mesi – ha detto Cinque – sono stati molto intensi ed abbiamo potuto assistere ad una giostra continua di dichiarazioni, assemblee rinviate, candidature per acclamazione e successivi dietrofront, inchieste della Magistratura e malumore tra gli elettori Pd. Una tensione continua – ha aggiunto – che è sfociata ieri nella preannunciata frattura tra il sindaco uscente e la segreteria del Partito Democratico” .
In verità, per Mario Cinque, la crisi che sta divorando il Pd locale la si può leggere anche tra le righe di altri avvenimenti occorsi in questi ultimi tempi. Il riferimento è alle primarie che si sono svolte due settimane fa. A Rignano ha vinto Renzi, ed era scontato, ma c’è stata un’astensione del 30% degli iscritti. “In questo contesto confuso e di difficile lettura – ha proseguito Mario Cinque – non è cosa da poco che la nostra coalizione abbia, già da tempo, ufficializzato la sua compattezza e la sua partecipazione alla prossima consultazione elettorale con un simbolo che raffigura tutte le forze che cercheranno di far saltare questi schemi politici, lontani anni luce dai veri problemi dei cittadini”. Insomma, per Cinque ogni scenario diventa plausibile. “La scelta sarà sicuramente molto limitata – ha concluso – , con un Pd che si presenterà con 2, forse 3 volti e un’alternativa che non viene da segreterie o congressi, ma semplicemente dalla voglia di cambiare una visione perdente di come amministrare un comune”.