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Terremoti. Valdarno a rischio? L’area è in zona sismica 3, con rischio medio-basso. Ma non bisogna abbassare la guardia

Il disastroso terremoto nel centro Italia, la notte scorsa, ha fatto sobbalzare anche molti valdarnesi, non abituati alle scosse telluriche, purtroppo ben conosciute in altre zone della penisola. Il Valdarno può dormire sonni più tranquilli anche rispetto ad altri territori della regione, come la Garfagnana, la Lunigiana, ma anche il Casentino e la Valtiberina. La mappa della classificazione sismica (dati del 2014, foto in basso), indica chiaramente quali sono le aree più a rischio del Granducato. Tutto l’arco appenninico è in Zona 2 (rischio medio). Sono compresi in questa speciale classifica 95 comuni, compresi alcuni capoluoghi come Pistoia e Arezzo. Il Valdarno è invece in zona sismica 3, quella con il rischio medio-basso (195 comuni). Certo, alcuni paesi del comprensorio confinano con il Mugello e il Casentino, aree dove il pericolo è più elevato, ma tutto sommato possiamo accontentarci. Ancora più soddisfatto è chi abita lungo la costa sud della Toscana, da San Vincenzo a Capalbio. Qui il pericolo terremoto è quasi nullo. Ma non bisogna certo abbassare la guardia e la certezza assoluta non esiste. Uno degli ultimi terremoto con epicentro vicino al Valdarno si verificò l’11 giugno 2012, con un magnitudo 3,7. Interessò il versante casentinese del Pratomagno, a pochi km dalle frazioni montane di Loro Ciuffenna. Il sisma, partito da una profondità di 69 km, fu avvertito distintamente anche dalla popolazione valdarnese, in particolare dagli abitanti di Loro. Non ci furono danni né a persone, né a cose.

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