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Treni: “Foster, raddoppio Direttissima e meno Av”. Ceccarelli ha chiesto risposte al Ministro alle Infrastrutture

La ripresa dei lavori per la stazione Foster e per il sottoattraversamento ferroviario di Firenze, progetti per il raddoppio della Direttissima con separazione del traffico AV da quello regionale a partire dal Valdarno, un freno alla crescita esponenziale del numero dei convogli ad alta velocità sulla direttrice nord/sud fino a quando le carenze infrastrutturali della Toscana non saranno colmate.
L’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli ha chiesto risposte su questi temi al ministro alle Infrastrutture Toninelli, durante l’incontro di qualche giorno fa a Roma, e al gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, stamani durante la presentazione del nuovo treno Jazz allo scalo fiorentino di Santa Maria Novella.
“Devo riconoscere l’impegno che Trenitalia sta mettendo per migliorare il servizio – ha dichiarato Ceccarelli – per aumentare la regolarità, la puntualità e la pulizia dei treni pendolari. Siamo la Regione che ha il più alto rapporto tra residenti e servizi ferroviari e le indagini di customer satisfaction, fatte da aziende terze, ci dicono che il gradimento degli utenti è salito del 10%”.
Occorrono però interventi infrastrutturali importanti: “Che vengano ripresi il prima possibile i lavori per la stazione Foster e il sottoattraversamento e che vadano avanti i progetti per il raddoppio della Direttissima per consentire la separazione tra i traffici regionali e quelli dell’alta velocità, evitando ad ogni cambio di orario di immetterne altri che aumentano le interferenze con il servizio regionale”.
E Ceccarelli ha ricordato che i circa 70/80 treni Av in transito nel 2009 adesso sono più che raddoppiati creando problemi in particolare sulla linea Chiusi/Firenze, dove è presente il traffico misto regionale/AV.
“Ho già detto tutto questo al nuovo ministro – ha concluso – perchè ne sia consapevole e ci aiuti a tutelare il servizio regionale, che è quello che più abbiamo a cuore perchè utilizzato dai pendolari. Attendo risposte, ma nei fatti, non a parole”.

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