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Un progetto per alunni autistici sviluppato nella scuola elementare di Faella

Se non imparo come mi insegni, allora insegnami come io imparo». E’ lo slogan del progetto pilota, unico nella vallata, sviluppato nella scuola elementare di Faella, il plesso dell’Istituto Comprensivo Don Milani, su input di «Abbracciamo il Valdarno», la onlus fondata nel giugno del 2021 da un gruppo di genitori di bambini, ragazzi e adulti con disturbi dello spettro autistico o del neurosviluppo. Mamme e babbi decisi a creare fin dal contesto scolastico una dimensione sempre più inclusiva e accogliente e lo strumento privilegiato è stata la «Comunicazione aumentativa alternativa», in acronimo Caa. Si basa sull’utilizzo del simbolo visivo accompagnato dalla parola. «Le immagini – spiegano i referenti – vengono comprese da tutti: dagli stranieri non ancora padroni della lingua, dai ragazzi con disturbi dell’attenzione, fino agli autistici, a quanti hanno una fragilità legata alla verbalizzazione e, ovviamente, dai normodotati». Una soluzione efficace per abbattere le barriere comunicative insegnando un modo di esprimersi non convenzionale così da facilitare la comprensione anche a chi ha una disabilità intellettiva, favorendone al tempo stesso la socializzazione con i coetanei. L’associazione ha finanziato il percorso mirato a realizzare il sistema di scrittura attraverso i simboli, più immediato da percepire, che rende la primaria di Faella pioniera dell’iniziativa. A tirare le fila della progettualità le logopediste Chiara Romano e Lisa Zeni formate ed esperte nella Caa. L’auspicio dei promotori, che hanno ringraziato la preside Cecilia Pampaloni per aver colto le potenzialità dell’idea, è che l’esempio sia seguito a cascata dalle scuole di ogni ordine e grado del comprensorio. L’obiettivo, infatti, è che partendo dalle aule il linguaggio associato al simbolo possa essere adottato anche nel quotidiano, magari nei supermercati, nei bar e nei ristoranti permettendo davvero a chiunque di compiere in autonomia gesti, attività non automatiche e di ottenere le opportune informazioni. Va ricordato che Abbracciamo il Valdarno ha iniziato a farsi conoscere nello sport dando vita insieme alla Synergy Basket di San Giovanni a lezioni di motoria inclusiva ispirate agli Special Olympics. In soli due anni 18 ragazzi con autismo, seguiti da 8 partner e 6educatori, praticano diverse discipline due volte al mese al Paladrago sangiovannese.

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