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Addio “Totonno”. È morto Juliano. Il Napoli perde una delle sue più grandi bandiere

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Oggi è un altro giorno triste per lo sport italiano, per il calcio e per Napoli. A 80 anni diamo l’addio ad una delle più fulgide bandiere del calcio partenopeo: Antonio Juliano da San Giovanni a Teduccio, periferia della città, cresciuto nel vivaio azzurro e protagonista per tanti anni come autentico simbolo della squadra….Nel Napoli di Pesaola prima e di Lauro, e dopo in quello di Sivori e Altafini, di Beppone Chiappella fino alla rivoluzionaria squadra anni 70 allenata da Luis Vinicio e capace, grazie ad un gioco per molti aspetti innovativo, di contendere lo scudetto alla Juventus. Decisiva la sconfitta subita a Torino con goal partita dell’ex “core ingrato” José Altafini.

Giocatore dai piedi buoni e dalla regia illuminata, Juliano seppe ritagliarsi anche alcune convocazioni in nazionale nonostante una concorrenza forte ed agguerrita…e più tardi da dirigente del Napoli fu uno degli artefici del colpo Maradona prelevato dal Barcellona. Dissidi poi sopravvenuti con l’allora presidente Ferlaino misero fine al suo impegno in società ed in pratica anche al calcio attivo vissuto da protagonista. Napoletano “sui generis”, per il proprio carattere rigoroso e piuttosto schivo,”Totonno” viene pianto in queste ore da un’intera città e da tutti coloro che ne ricordano le gesta dentro e fuori il rettangolo di gioco.

Juliano ha indossato la maglia del Napoli 505 volte e per 18 quella della nazionale, divenendo capitano dei partenopei a soli 23 anni. Una grave perdita. Eloquente il commento sul sito della società: è morto Juliano, è stato il Napoli”.

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