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Quella voglia matta di autodistruggersi…

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Che il calcio locale soffra da tempo di una decrescita di interesse certificata dalle minori presenze allo stadio è un fatto incontestabile. Ma se poi a tutto questo si aggiungono scelte scellerate, si contribuisce a accelerare il processo di autodistruzione. La penultima giornata dell’anno solare è in cartellone (o era…visti i tanti anticipi) in data 17 del mese. La successiva, se si fosse normalmente cadenzato il calendario, sarebbe stata domenica 24 Dicembre, vigilia di Natale. Improponibile? Non direi proprio, visto che si gioca da più parti e che un tempo seppur lontano si scendeva in campo addirittura il giorno della festività più bella ed attesa. E se proprio si voleva dedicare la vigilia agli ultimi regali ed al cenone, era da sfruttare benissimo il giorno di sabato 23. Ed invece…bomba liberi tutti, ecco il turno infrasettimanale che non ha stavolta ragione di esistere nella maniera più assoluta.

Nei miei tanti (troppi) anni di vita vissuti sulle tribune ricordo di aver visto la Sangiovannese battere l’Imperia l’ultimo giorno dell’anno o la Fiorentina superare il Napoli poche ore prima del Natale con un goal dell’indimenticato “Pappa”, al secolo Giancarlo Galdiolo, piedi così così ma cuore gladiatorio al servizio dei viola (solo per citare i primi esempi). Invece oggi si inventano cose di genere diverso e io francamente non so quanto peso possono avere i dirigenti dei club in merito (ma alle riunioni romane qualcosa si dovrebbe anche dire). Non so neanche se contrattualmente è prevista una pausa di fine anno, ma anche qui dubito perché le squadre si alleneranno comunque regolarmente sotto le feste (e allora perché…non giocare?). Insomma… l’importante è iniziare i campionai sotto il sole cocente, terminare con la stufa ancora accesa ma, soprattutto, scendere in campo quando la gente va a lavorare. Con buona pace di tutti.

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