Cerca
Close this search box.

Sangiovannese-Aquila Montevarchi 0-0. Le interviste post partita

Riproduci video

La 104ª sfida tra Sangiovannese e Aquila Montevarchi è andata in archivio. Il derby valdarnese si è concluso con un pareggio a reti bianche, regalando un punto a testa che accontenta relativamente entrambe le squadre, visti i risultati positivi delle dirette concorrenti per la salvezza. Dopo un primo tempo senza troppe emozioni, nella ripresa le squadre si sono allungate e le occasioni hanno iniziato a presentarsi. Soprattutto per gli ospiti che, in due chiare occasioni, hanno avuto la possibilità di portarsi in vantaggio. La prima è arrivata al 26′ del secondo tempo dove Priore, dopo essersi procurato il rigore, si fa ipnotizzare dagli undici metri dal portiere di casa Timperanza. La seconda arriva proprio negli ultimi minuti, quando Rufini non concretizza l’ottima palla messa in mezzo da Boiga e sbaglia a distanza molto ravvicinata, trovando il portiere avversario sempre attento.

In conferenza stampa il mister di casa Atos Rigucci, dopo aver raccontato la partita, ha voluto chiarire il motivo del suo saluto alla curva del Montevarchi: “Sono un uomo vero. Non sono andato sotto la curva, li ho salutati perché mi hanno fatto un coro. Ora lavoro per la Sangiovannese e darò tutto per questa squadra”. “Noi dobbiamo fare la nostra strada – ha spiegato l’allenatore del Marzocco in merito ai risultati degli altri campi – non era facile perché è sempre un derby. Portiamo a casa l’ennesimo punto, qualche partita va vinta ma i ragazzi stanno facendo il massimo. Daremo ancora qualcosa in più perché al 5 maggio vogliamo arrivarci bene”. Per quanto riguarda il Montevarchi, invece, il presidente Angelo Livi si è detto fiducioso riguardo al gioco espresso e alla crescita della squadra nel secondo tempo. Allo stesso modo, anche il mister degli aquilotti è soddisfatto del gioco mostrato dalla propria squadra: “A me soddisfa per come si è giocato, è stato un derby giocato a viso aperto da entrambe le parti. Il rammarico è normale, quando viene parato un rigore e sprechi un’occasione nitida come quella capitata a Rufini, ci sta rimanerci male ma alla fine è un punto importante”.

Articoli correlati