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Eccezionale intervento chirurgico alla vescica di una paziente. È stato eseguito da due componenti dell’equipe di urologia dell’ospedale della Gruccia

Un intervento chirurgico molto complesso su una paziente con seri problemi alla vescica è stato eseguito all’ospedale San Donato di Arezzo da due componenti dell’equipe dell’Urologia del Valdarno, la dottoressa Marilena Gubbiotti, responsabile del Servizio di Neuro- Urologia della zona Arezzo- Montevarchi e dal dottor Stefano Rosadi, direttore della UOSD di Urologia del Santa Maria alla Gruccia  (nella foto in alto). La paziente presentava una patologia neurologica diagnosticata nel 2006; una condizione di ritenzione urinaria cronica con conseguente impossibilità ad urinare spontaneamente, ed era costretta a ricorrere al catetere 4/5 volte al giorno, oramai da almeno 15 anni.

Nonostante questo, non ha mai perso la speranza di riacquistare la normale funzione fisiologica e per questo motivo si era sottoposta a molteplici interventi chirurgici che si sono dimostrati non essere risolutivi. La delicata operazione a cui è stata sottoposta la paziente qualche settimana fa al San Donato ha previsto l’espianto di tre elettrocateteri precedentemente posizionati e l’impianto di un nuovo neuromodulatore sacrale; la procedura chirurgica è stata eseguita in un unico tempo, alternando un’anestesia generale ad una locale e soprattutto grazie ad un grande lavoro di equipe di sala operatoria.

“Non abbiamo esitato nemmeno un secondo a prendere in carico il caso clinico della paziente – ha detto la dottoressa Gubbiotti – da subito ci è sembrata una sfida che non potevamo non accettare. È chiaro che avevamo ben informato la paziente che ci sarebbero state percentuali di non riuscita dell’intervento, ma che di certo avremmo fatto di tutto per liberarla da quel calvario”. La paziente è stata dimessa in prima giornata post- operatoria, con ricomparsa dello stimolo ad urinare e delle minzioni spontanee dopo poche ore dall’accensione del neuromodulatore sacrale, con svuotamento completo della vescica.

“Poter ridare alla paziente una quotidianità normale e liberarla dalle complicanze accumulate nel tempo, è stata da subito la nostra mission – ha aggiunto il dottor Rosadi – Un intervento chirurgico piuttosto delicato ed unico nel suo genere che ha dato la straordinaria possibilità ad una donna, oramai quasi arresa dopo tanta strada percorsa, di poter iniziare un nuovo percorso di gestione di una funzione vitale dell’organismo”.

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