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Montevarchi. Nuove fototrappole e più verifiche degli ispettori ambientali nei pressi dei cassonetti

Immagine di repertorio

Il cammino verso la tariffa puntuale dei rifiuti, quella per la quale ogni utente pagherà in base a quanto effettivamente conferito nel cassonetto, a Montevarchi passa anche dall’attivazione di una serie di «buone pratiche». Questione da sempre al centro di iniziative della Giunta comunale, ma ora il Dup, il documento unico di programmazione che traccia le linee guida dell’amministrazione per il prossimo triennio, riepiloga in dettaglio il decalogo dei comportamenti virtuosi e delle azioni per raggiungere la svolta culturale auspicata in una città che vorrebbe fare del decoro e della tutela dell’ambiente la propria cifra distintiva. Nel percorso che mira ad arrivare alla quota del 65 per cento di raccolta differenziata, gli obiettivi non cambiano e passano dagli incentivi pensati per i cittadini che si impegnano a smaltire gli scarti a regola d’arte e dal miglioramento degli standard di qualità del servizio gestito da Sei Toscana. Al binomio premialità ed efficienza si aggiunge l’aspetto non secondario dei controlli per individuare e sanzionare chi decide di ignorare le norme.

E proprio il monitoraggio continuo delle isole ecologiche e dei luoghi dove sono sistemati i contenitori dell’immondizia sarà potenziato per contrastare gli abbandoni indiscriminati di materiali anche ingombranti. Una piaga che sembra resistere a qualunque cura e appello. Per questo si è deciso di incrementare la vigilanza, piazzando altre telecamere nei pressi delle zone critiche e irrobustendo le verifiche degli ispettori ambientali multando quanti sgarrano. Al momento ne agiscono due nel territorio montevarchino, mentre sono 10 le foto trappole piazzate nelle aree sensibili e che entrano in funzione al minimo movimento riuscendo a immortalare le targhe dei mezzi dai quali la nettezza viene scaricata in modo improprio. I risultati sono stati incoraggianti visto l’aumento di alcuni punti percentuali degli accertamenti mensili di violazioni con il relativo incremento della mole sanzionatoria.

Strumenti repressivi che vanno di pari di passo con l’opera di sensibilizzazione della comunità e la promozione di campagne informative ed educative sull’importanza del riciclo nell’ottica della sostenibilità. Altro elemento chiave migliorare le prestazioni di pulizia urbana. Palazzo Varchi ha intenzione di ottimizzare lo spazzamento di vie e piazze di capoluogo e frazioni e la gestione complessiva dei rifiuti assicurando anche a una maggiore presenza degli addetti. L’idea è di organizzare, scrivono gli amministratori nel testo programmatico, «presidi in diversi quartieri per garantire una pulizia tempestiva e costante delle aree urbane».

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