Cerca
Close this search box.

Nuova rotatoria di via Valiani a Levane. Finalmente ci siamo. Ad inizio estate via ai lavori

Finalmente ci siamo e dopo annni di attesa, conditi da roventi polemiche tra i sindaci di Montevarchi e Bucine, arriva a conclusione l’iter per la realizzazione della nuova rotatoria tra la Regionale 69 e le vie Valiani e Giove nella frazione condivisa di Levane. La rotonda è da sempre ritenuta indispensabile per garantire l’accesso in sicurezza agli insediamenti industriali e artigianali della zona frequentate ogni giorno da centinaia di lavoratori provenienti dai due versanti della vallata. Qui infatti hanno sede aziende di primo piano nel panorama produttivo del comprensorio, come la Lem Industries e Valentino, solo per citarne alcune. E non a caso a più riprese gli stessi rappresentanti delle categorie economiche locali e provinciali avevano auspicato un colpo d’acceleratore per giungere alla cantierizzazione di un’opera fondamentale interrompendo il braccio di ferro tra i due municipi.

 

 

In una prima fase il pomo della discordia era stata la ripartizione delle spese tra i Comuni e più di recente la definizione delle competenze dei vari enti, Regione compresa, sul tratto della ex Statale, lo storico confine tra i due territori contigui. Ci sono voluti quasi dieci anni, ma adesso tutti gli scogli sembrerebbero superati visto che è arrivata la validazione dei tecnici dell’amministrazione bucinese del progetto esecutivo stilato da Palazzo Varchi che se ne è assunto l’onere. Non solo, perché la Giunta della Valdambra ha anche approvato lo schema di accordo da sottoscrivere con Regione Toscana, Provincia di Arezzo e Comune di Montevarchi così da poter
arrivare alla nascita dell’infrastruttura.

Quanto ai costi, la costruzione del nuovo svincolo implicherà una spesa di 185 mila euro, di cui 100 mila erogati come contributo straordinario dalle casse regionali e il resto reperito dal bilancio del municipio valdambrino che avrà pure la funzione di stazione appaltante. Il cronoprogramma prevede entro il 30 maggio l’aggiudicazione dei lavori e un mese più tardi la consegna del cantiere. Se tutto andrà per il verso giusto uomini e mezzi dovrebbero lavorare nei tre mesi estivi per concludere l’intervento il 15 settembre prossimo. Il raccordo, che dovrebbe avere la forma di una grande ellissi, contribuirà a dimezzare la velocità dei veicoli, ora spesso superiore ai 50 chilometri orari, rendendo più sicura la circolazione sulla principale arteria di fondovalle. Previsto inoltre un marciapiede che collegherà le fabbriche con la pista ciclabile e pedonale già esistente su uno dei lati della carreggiata.

Articoli correlati