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Parte una campagna di crowdfunding per la post produzione e la distribuzione di un cortometraggio di Bigazzi

E’ in fase conclusiva la lavorazione del nuovo cortometraggio del valdarnese Pierfrancesco Bigazzi, prodotto da Materiali Sonori Cinema insieme a Matteo Laguni, Andrea Rapallini e allo sceneggiatore Giuseppe Isoni. Si intitola “C’è da comprare il latte” e scava nei ricordi e nella memoria di due uomini interpretati da importanti figure del panorama teatrale e cinematografico contemporaneo: Alessandro Benvenuti e Roberto Abbiati, due attori che hanno donato ai protagonisti di questa struggente novella un grande spessore. L’ambientazione scelta sono le rive dell’Isola dell’Amore sul Delta del Po, in Emilia Romagna. Adesso si tratta di sostenere i costi per la post-produzione e la distribuzione nei festival nazionali e internazionali. Il budget a disposizione è finito, ma molte persone devono ancora essere coinvolte per le fasi di montaggio, color, composizione delle musiche, suoni e promozione. Per questo è stata attivata una campagna di crowdfunding attraverso la piattaforma Produzioni dal basso, con molti premi: t-shirt, borsa, fascicolo con la sceneggiatura, cartoline, locandina, stampa d’arte dell’artista Monica Zeoli, realizzata appositamente per questo progetto. “Anche per i progetti che nascono da un moto spontaneo dell’anima, dai sentimenti più puri, anche per i cortometraggi che parlano d’amore, purtroppo, c’è bisogno di risorse!”, hanno spiegato alla Materiali Sonori Cinema, che ha sede a San Giovanni.

 

 

Il corto, come ha sottolineato Pierfrancesco Bigazzi, è la storia di due uomini:Alfredo, settant’anni e le giornate passate a setacciare in lungo e in largo la costa con il suo vecchio metal detector, e Carlo – suo coetaneo – che, imbracciato a sua volta un arnese simile, innesca un buffo duello in cui i due non ricercano soltanto vecchi oggetti, ma anche qualcosa sepolto nel passato. “E’ un corto che nasce dall’urgenza di raccontare per immagini una realtà che mi sta particolarmente a cuore, probabilmente perché vissuta in prima persona – ha aggiunto – ho visto il disagio mentale e i ricordi che se vanno come conchiglie nella sabbia. Un’esperienza difficile che ha concentrato tutte le mie energie, portandomi a lavorare sul tema della memoria da più punti di vista”. Per Pierfrancesco Bigazzi questo è il terzo cortometraggio, realizzato insieme a una intesa attività di video maker e collaborazioni con molti artisti della scena musicale indipendente. E’ fra gli animatori del festival Sentiero Film Factory di Firenze. Il suo corto “Ofelia”, realizzato nel 2021, è stato presentato in prestigiosi festival in Italia (fra cui il Torino Film Festival e il Valdarno Cinema Film Festival) e in Europa e ha vinto un totale di sedici premi come miglior cortometraggio e miglior regia.

Questo il link aderire alla campagna di crowdfunding.

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